ROVIGO – Il centesimo anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti è un momento di riflessione sulla storia italiana e sulla figura di uno dei protagonisti della lotta contro il regime fascista. In occasione di questo anniversario, la sua casa natale a Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, verrà sottoposta a un intervento di riallestimento e ripensamento del percorso di visita.
L’iniziativa è promossa e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Fratta Polesine e l’Accademia dei Concordi di Rovigo, attualmente proprietaria dell’edificio, riconosciuto come Monumento Nazionale. Lo studio di architettura 120grammi è responsabile della progettazione del nuovo volto della Casa Museo Giacomo Matteotti, mentre Luca Molinari Studio, guidato dal Prof. Luca Molinari, si occupa del ripensamento e dell’aggiornamento del percorso narrativo, con la supervisione storica del Prof. Giampaolo Romanato, presidente del Comitato Scientifico della Casa Museo.
La vita privata e l’impegno sociale
La casa natale di Giacomo Matteotti diventa un luogo di memoria e di riflessione, dove la vita privata si intreccia con l’impegno sociale. Matteotti, nonostante le sue origini privilegiate, ha vissuto la miseria e l’indigenza nel Polesine, una condizione che lo ha spinto a dedicarsi alla lotta per migliorare le condizioni del suo territorio. Da qui la sua adesione all’ideale socialista e il suo percorso politico che lo ha portato alla Camera dei Deputati nel 1919 e alla carica di segretario del Partito Socialista Unitario nel ’22, culminando con l’opposizione aperta a Mussolini e il tragico assassinio da parte del regime fascista.
Un significativo percorso museale
Il nuovo percorso della Casa Museo inizia al piano terra con le stanze della quotidianità come la cucina, la sala da pranzo e lo studio-biblioteca. Questi spazi saranno allestiti per raccontare la realtà del Polesine che Matteotti conobbe da giovane.
Al primo piano, attraverso le camere da letto, la biblioteca di famiglia e lo spazio dedicato alla musica, si rivivranno i legami e le passioni di una famiglia colta, capace di tessere importanti relazioni, pur da questo angolo di Polesine, anche in virtù di parentele illustri come quella con il baritono Titta Ruffo, cognato di Matteotti. Il secondo piano si concentra sulla vicenda pubblica di Matteotti e sull’eredità antifascista nel tempo presente, testimoniata da immagini e voci.
Oltre i confini della Casa Museo
Nel nuovo percorso un’attenzione particolare è riservata al giardino della casa, presentato non solo come introduzione alla visita, ma anche come spazio di riflessione e approfondimento. Il percorso ideale si estende anche oltre il museo, nel piccolo borgo di Fratta Polesine, un tesoro d’arte e bellezza con ville storiche come Villa Badoer e Villa Avezzù, insieme alla storia millenaria testimoniata dalla Necropoli di Frattesina.
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