Dal 7 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026, una mostra monumentale ripercorre l’intera traiettoria artistica di uno dei maestri più originali del secondo Novecento italiano.
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, in collaborazione con Banca Ifis, dedica una grande mostra retrospettiva a Mario Ceroli, celebrando settant’anni di carriera con “CEROLI TOTALE”, una rassegna monografica senza precedenti che propone venti opere – tra capolavori iconici e lavori inediti – in un allestimento pensato come un’unica, grande opera d’arte. Curata da Renata Cristina Mazzantini, direttrice della GNAMC, e da Cesare Biasini Selvaggi, la mostra si inserisce nell’ambito del programma Artista alla GNAMC, che per il 2025 ha come protagonista proprio Ceroli. L’artista, classe 1938, sarà coinvolto in incontri, conferenze e laboratori rivolti a studenti e studiosi, offrendo uno sguardo diretto sulla sua pratica e poetica.


Un percorso immersivo tra icone e inediti
Distribuita in dieci sale del museo, la mostra include opere fondamentali come “La Cina” (1966), “Primavera” (1968), “Balcone” (1966), “Progetto per la pace” (1969) e “La battaglia” (1978), accanto a sculture e installazioni mai esposte prima, tra cui “Sesto senso” (1999), “Le chiacchiere” (1989), “Tela di Penelope” (1992) e “Arpa birmana” (1992). Il percorso espositivo è pensato come una vera e propria messinscena teatrale: ogni opera è “scritturata” dall’artista come personaggio, parte di un racconto in continuo divenire che immerge lo spettatore in un “altrove” poetico e artificiale. L’ingresso alla mostra è segnato da “Mangiafuoco” (1990), una scultura inedita e sorprendente, realizzata con materiali di recupero – il “negativo” di precedenti opere – che testimonia l’approccio artigianale e lirico dell’artista. Seguono due capolavori che aprono il nuovo allestimento permanente della Galleria: “Ultima cena” (1965), una rilettura spiazzante della tradizione cristiana, e “Le bandiere di tutto il mondo” (1968), un’opera-manifesto dell’Arte Povera recentemente acquisita dalla GNAMC, simbolo della diversità e della bellezza della Terra.


L’arte come memoria e sperimentazione
Tra i momenti più toccanti della mostra figurano le opere che affondano le radici nella memoria personale dell’artista. “Tela di Penelope”, ispirata alla nonna tessitrice, e “Arpa birmana” evocano l’infanzia abruzzese di Ceroli, rievocata attraverso materiali semplici, profumi perduti e gesti quotidiani. “Primavera”, omaggio ai giardini di Palazzo Farnese, richiama l’architettura del paesaggio e il legame con la natura, mentre “La battaglia” (1978), monumentale e potente, rilegge la “Battaglia di San Romano” di Paolo Uccello attraverso una sensibilità contemporanea, dedicando l’opera alla memoria di Pier Paolo Pasolini, con cui Ceroli collaborò. Particolarmente significativo è il ritorno in mostra di “Composizione” (1957–1958), un tronco inchiodato che ottenne nel 1960 il Premio per la giovane scultura da Cesare Brandi e che segna l’esordio del giovane Ceroli nella collezione della GNAMC.

Un progetto “totale”, tra passato e futuro
«Ceroli Totale è un progetto artistico e culturale che ripercorre e rilancia la figura di un artista capace di reinventarsi costantemente, anticipando sensibilità e tendenze della contemporaneità – afferma Cesare Biasini Selvaggi, co-curatore, che definisce la mostra – un nuovo atto della lunga e coerente continuità immaginativa di Ceroli”. Per l’occasione, Ceroli ha realizzato anche due nuove opere site-specific, “La grande quercia” e “Le ceneri”, che dialogano con il pubblico e lo spazio in modo intimo e profondo. «Questa mostra l’ho concepita secca e semplice, con un sapore attuale, seria, fatta con la testa ma anche con il cuore», afferma l’artista, ripercorrendo con emozione le tappe della sua carriera, dagli esordi romani tra Caffè Rosati e la Scuola di Piazza del Popolo fino all’oggi.


Verso il Museo Ceroli
La collaborazione con Banca Ifis, già attiva nella promozione dell’arte contemporanea, si rafforza con questa mostra, in vista dell’apertura nel 2026 del Museo Ceroli, un progetto dedicato alla conservazione e valorizzazione della collezione dell’artista nella sua casa-atelier, tra giardino e hangar-studio. «Vogliamo offrire ai giovani uno spazio di sperimentazione e ricerca», sottolinea Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis.
Info mostra:
CEROLI TOTALE
Artista alla GNAMC: Ceroli protagonista 2025
📅 7 ottobre 2025 – 11 gennaio 2026
📍 Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
A cura di Renata Cristina Mazzantini e Cesare Biasini Selvaggi
Con il sostegno di Banca Ifis