PADOVA – Villa Bassi Rathgeb ad Abano Terme ospita la mostra DONNA, MUSA, ARTISTA. Ritratti di Cesare Tallone tra Ottocento e Novecento, un’importante rassegna dedicata al pittore italiano, Direttore all’Accademia Carrara di Bergamo e professore di pittura a quella di Brera, figura di spicco tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
L’esposizione, curata da Raffaele Campion, Silvia Capponi, Elena Lissoni e Barbara Maria Savy, è la prima interamente prodotta, organizzata e promossa dal Comune di Abano Terme, attraverso il Museo Villa Bassi Rathgeb. Nasce da un attento studio della collezione permanente del Museo, con particolare riguardo al nucleo di opere di Cesare Tallone (1853 – 1919) e si concentra sulla sua produzione ritrattistica femminile.
Un ritratto della società italiana tra Ottocento e Novecento
I ritratti esposti raccontano il ruolo delle donne nella società italiana tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Tra le opere più significative, si trovano quelli della famiglia Tallone, tra cui il ritratto della moglie dell’artista, la poetessa Eleonora Tango, e dei figli Guido e Irene. Di particolare interesse è il Ritratto della sorella Linda Maria, dipinto nel 1887 in occasione del fidanzamento con l’ingegnere Guglielmo Davoglio, qui riunito per la prima volta con il ritratto di quest’ultimo, dopo una lunga separazione.
La mostra esplora anche la rappresentazione e l’autorappresentazione delle donne in quel periodo, attraverso dipinti di genere, ritratti e fotografie. Un’intera sezione è dedicata alle relazioni e al lavoro intellettuale di Eleonora Tango e di sua sorella Virginia Tango Piatti, figure colte della famiglia Tallone che erano in stretti rapporti con Sibilla Aleramo, scrittrice e giornalista impegnata nella lotta per i diritti delle donne.

Olio su tela Collezione privata
Cesare Tallone e le sue allieve
In un contesto artistico e culturale vivace, Cesare Tallone si distinse come fautore dell’emancipazione femminile. Nel 1897 fondò a Bergamo una scuola d’arte privata per sole donne, offrendo loro un’opportunità di formazione che all’epoca era preclusa all’Accademia. La mostra presenta alcune opere delle sue allieve, tra cui due nature morte con fiori di Clara Müller e il Ritratto della sorella Valeria di Emma Nessi.
Un caleidoscopio di immagini femminili
La rassegna offre un caleidoscopio di immagini femminili emblematiche di una società in trasformazione. Si va dal Doppio ritratto femminile del 1887 al ritratto dell’attrice Lina Cavalieri, icona di stile della Belle Époque, fino allo “scandaloso” Nudo femminile del 1913 circa. Un dialogo con la pittura di Tallone è offerto dal Ritratto di Emma Gramatica (1911) di Lino Selvatico, mentre la figura di Lyda Borelli è evocata attraverso fotografie d’epoca e oggetti di scena.
Moda e società
La mostra è arricchita da oggetti di moda e arti applicate provenienti dai Musei Civici di Padova, che restituiscono un quadro completo della società e dei costumi femminili dell’epoca. Abiti, accessori e oggetti d’uso quotidiano raccontano le esigenze di rappresentazione, i nuovi orientamenti della moda e le norme sociali del tempo.
Un dialogo tra artisti
Nel contesto di un più ampio studio sulla collezione permanente, DONNA, MUSA, ARTISTA indaga il rapporto tra Tallone e i Bassi Rathgeb, testimoniato dalla targa sulla facciata del palazzo bergamasco di famiglia. La mostra espone inoltre opere dei pittori Rinaldo ed Ermenegildo Agazzi, cui Roberto Bassi Rathgeb dedicò uno studio negli anni Quaranta.
Un cospicuo nucleo di opere su tela e su carta con soggetti femminili dei fratelli Agazzi arricchisce il percorso espositivo, che si conclude con il Ritratto di signora con fiori di Giovanni Boldini, “ospite illustre” che rappresenta una diversa visione del mondo femminile caratteristica della Belle Époque.
Il catalogo
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, che approfondisce i temi trattati e presenta i risultati degli studi condotti.
Vademecum
DONNA, MUSA, ARTISTA
Ritratti di Cesare Tallone tra Otto e Novecento
a cura di Raffaele Campion, Silvia Capponi, Elena Lissoni e Barbara Maria Savy
14 settembre 2024 – 12 gennaio 2025
Via Appia Monterosso, 52 – Abano Terme (PD)