VENEZIA – Il 2015 è stato un anno da record per la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia che può vantare 400.741 presenze, durante i 316 giorni di apertura, con una media giornaliera di 1.266 ospiti. Il numero include 8.350 persone che hanno visitato la collezione in occasione di inaugurazioni, visite speciali, eventi istituzionali e privati.
Per quanto concerne il 2016 saranno invece molte le novità espositive che coinvolgeranno i grandi nomi del panorama artistico nazionale e internazionale del XX sec.
Tre saranno le mostre curate da Luca Massimo Barbero, curatore associato del museo veneziano.
Dal 23 gennaio fino al 4 aprile 2016 la mostra: Postwar Era: una storia recente. Omaggi a Jack Tworkov e Claire Falkenstein. L’esposizione intende celebrare due artisti della collezione permanente meno noti: Jack Tworkov (1900–1982), pittore polacco naturalizzato americano, che aderì all’Espressionismo astratto, e Claire Falkenstein (1908–1997), scultrice statunitense, conosciuta per la creazione del cancello del museo veneziano, commissionato nel 1960 da Peggy stessa, e restaurato proprio in occasione dell’esposizione. Saranno circa 100 le opere selezionate, in un percorso espositivo che si muove dall’Espressionismo astratto alla pittura e scultura del secondo dopoguerra inglese, passando per l’astrazione informale italiana.
Dal 23 aprile fino al 19 settembre, protagonista a Palazzo Venier dei Leoni sarà Imagine. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969. La mostra intende tracciare la prima ideale mappatura delle ricerche artistiche che caratterizzano gli anni ’60, in special modo l’asse Roma-Torino, e che utilizzano una nuova idea di figurazione e immagine. Saranno circa 50 le opere esposte dei maggiori protagonisti di quella fertile stagione. Tra questi Franco Angeli, Mario Ceroli, Domenico Gnoli, Giosetta Fioroni, Tano Festa, Jannis Kounellis, Fabio Mauri, Francesco lo Savio, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano. La mostra offrirà spunti, approfondimenti, curiosità che caratterizzano l’arte italiana di quel periodo.
Infine, il prossimo autunno la Collezione Peggy Guggenheim celebrerà Tancredi Parmeggiani (1927 – 1964), talentuoso artista scoperto da Peggy nel ricco scenario artistico degli anni ‘50. Omaggio a Tancredi questo il titolo della mostra visitabile dal 12 novembre 2016 al 14 marzo 2017, che ripercorre gli esordi veneziani e l’intensa produzione pittorica legata agli anni ’50 dell’artista di Feltre, che si presenta fin da subito come una dei personaggi più originali dell’arte italiana contemporanea, e che fu anche l’unico, dopo Pollock, con il quale la collezionista americana strinse un contratto, promuovendone intensamente l’opera e dedicandogli alcune mostre tra cui una memorabile personale, proprio a Palazzo Venier dei Leoni, nel 1954.
Ma non è tutto. Sono previste anche due mostre fuori sede. Dal 19 marzo fino al 24 luglio, l’attesa mostra Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim che si terrà a Palazzo Strozzi a Firenze.
Mentre dal 10 giugno al 9 ottobre si terrà a Venezia la mostra fotografica Art of This Century. Peggy Guggenheim in Photographs. La Ikona Gallery, storica galleria di Živa Kraus, nel Campo del Ghetto Nuovo di Venezia, presenta una selezione di circa venti fotografie, realizzate da alcuni magistrali interpreti della fotografia del ‘900, come Berenice Abbott, Man Ray, Roloff Beny, Gianni Berengo Gardin, Gisèle Freund, che immortalarono Peggy nel corso della sua vita.