TORINO – “Push the limits”, a cura di Claudia Gioia e Beatrice Merz, è il progetto espositivo con il quale riparte la Fondazione Merz di Torino dopo la chiusura imposta dal COVID 19.
Il titolo è già esplicativo del focus della mostra, ovvero la volontà di indagare la capacità dell’arte di porsi costantemente al limite per spostare l’asse del pensiero, della percezione e del discorso, immettendo nuovi elementi nel sistema.
I limiti da respingere sono culturali, identitari, sessuali, sociali e di visione. La pratica artistica in questo senso torna in aiuto poiché è costitutivo dell’arte operare lo sconfinamento tra i linguaggi, le immagini, i saperi e oltrepassare ora strabicamente, ora frontalmente, il proprio tempo e la storia.
Diciassette sono le artiste, tra le più rappresentative della ricerca artistica internazionale, che si sono misurate con questo tema e che hanno colto l’occasione per riaffermare l‘urgenza di liberare l’infinità dei possibili. Si tratta di Rosa Barba (1972, Agrigento, Italia), Sophie Calle (1953, Parigi, Francia), Katharina Grosse (1961, Friburgo, Germania), Shilpa Gupta (1976, Mumbai, India), Mona Hatoum (1952, Beirut, Libano), Jenny Holzer (1950, Gallipolis, Ohio, USA) Emily Jacir (1972, Betlemme, Palestina), Bouchra Khalili (1975, Casablanca, Marocco), Barbara Kruger (1945, Newark, New Jersay, USA), Cinthia Marcelle (1974, Belo Horizonte, Brasile), Shirin Neshat (1957, Qazvin, Iran), Maria Papadimitriou (1957, Atene, Grecia), Pamela Rosenkranz (1979, Uri, Svizzera), Chiharu Shiota (1972, Osaka, Giappone), Fiona Tan (1966, Pekanbaru, Indonesia), Carrie Mae Weems (1953, Portland, Oregon, USA), Sue Williamson (1941, Lichfield, Regno Unito).
Il percorso espositivo investe interamente gli spazi della Fondazione e si struttura come un discorso continuo; un incalzare, di strappi, sovrapposizioni, interrogativi, di realtà già conosciute e che paiono superate ma che invece tornano, di realtà non note che sarebbe opportuno penetrare, di realtà incomunicabili e che chiedono nuove parole.
Installazioni di grandi dimensioni restituiscono al visitatore un’esperienza totalmente immersiva, tra atmosfere, suoni, parole, tessiture materiche e cromatiche differenti. Dalla dimensione politica a quella simbolica, dall’ispirazione filosofica a quella poetica: un allestimento che sintetizza visivamente l’urgenza espressiva del nostro tempo e che invita il visitatore a definire una propria traiettoria in questo paesaggio continuo.
Seguirà il progetto la pubblicazione di un volume dedicato che raccoglie, oltre alla documentazione iconografica del progetto, contributi critici delle artiste coinvolte e di filosofi, storici, critici e scrittori: un happening editoriale di cultura e vita.
Vademecum
PUSH THE LIMITS
7 settembre 2020 – 31 gennaio 2021
Fondazione Merz, via Limone – 24, 10141 Torino
Inaugurazione: 7/9 dalle 12 alle 21 8/9 dalle 11 alle 19 9/9 dalle 11 alle 19
Orari: martedì – domenica | dalle 11 alle 19
Verranno rispettate tutte le norme anticovid: l’ingresso sarà contingentato e pertanto è consigliata la prenotazione o l’acquisto dei biglietti online.
Biglietti: € 6,00 intero, € 3,50 ridotto (visitatori di età compresa tra i 10 e i 26 anni, maggiori di 65 anni, gruppi organizzati min. 10 persone, possessori di Pyou Card)
Gratuito (bambini fino a 10 anni, disabili e accompagnatori, possessori tessera Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card, Card ContemporaneamenteItalia, membri ICOM, giornalisti con tessera in corso di validità o accreditati, amici Fondazione Merz e ogni prima domenica del mese)
Info: tel. 011 19719437 www.fondazionemerz.org