ROMA – Secondo quanto risulta dal rapporto annuale di Art Newspaper, a causa della pandemia da Covid 19, nel 2020 le visite nei musei del mondo sono crollate del 77%. Si è passati da 230 milioni nel 2019 a soli 54 milioni nel 2020. Il rapporto è stato stilato sulla base dei dati relativi a 100 musei e gallerie d’arte più visitati, che lo scorso anno sono stati costretti a chiudere per un totale di 41mila giorni, equivalenti a “112 anni di visite perse e centinaia di milioni di euro in entrate mancate”.
Il Museo più visitato rimane sempre il Louvre di Parigi, grazie anche alla mostra su Leonardo, che il giorno prima della chiusura a febbraio 2020 ha attirato più di 10.000 visitatori. Nonostante questo, durante l’anno non sono stati superati i 2.7 milioni di visitori, con un calo del 72% rispetto al 2019 e una perdita di reddito stimata intorno ai 90 milioni di euro.
Alison Cole, editore di Art Newspaper, ha sottolineato che “in un anno normale, più di 9 milioni di persone si spintonerebbero per vedere la Gioconda al Louvre”.
La Tate Modern di Londra si piazza invece al secondo posto. Il Museo ha ospitato mostre tra cui quelle di Andy Warhol e Bruce Nauman, con 1.4 milioni di visite, e un calo del 77%. La galleria ha chiuso per 173 giorni e ha dichiarato di aver perso 56 milioni di sterline in entrate (65 milioni di euro). Ha comunque superato il British Museum, che scende al quarto posto a livello globale.
Al terzo posto si classificano i Musei Vaticani, con un numero di visitatori in calo dell’81%. Quinto il Reina Sofia di Madrid, chiuso per soli 80 giorni. Pochi rispetto ai 155 giorni per la National Gallery di Londra, al settimo posto, e i 202 giorni per il Metropolitan Museum of Art di New York, ottavo.
In Asia, e al nono della classifica globale, si piazza il Museo di arte contemporanea del 21mo secolo del Giappone a Kanazawa. Pur essendo stato chiuso solo per 66 giorni, ha comunque registrato un calo del 63% nel numero di visitatori.