AMALFI – Dopo la fortunata mostra dedicata al maestro della pop art americana Andy Warhol, gli spazi del MAG, Metamorfosi Art Gallery all’Antico Arsenale di Amalfi, vedono protagonista uno dei più grandi universali artisti del Novecento, Giorgio de Chirico.
L’esposizione, dal titolo De Chirico. La Ricostruzione, a cura dello storico dell’arte Claudio Strinati, attraverso un pregevole nucleo di 13 opere realizzate nell’ultimo trentennio di vita dell’artista, dal 1948 al 1976, due anni prima della morte avvenuta nel 1978, propone un percorso che evidenzia un interessante parallelismo tra il processo di ricostruzione che l’Italia si trova a compiere nel periodo postbellico e la produzione del Maestro dello stesso periodo.
Spiega Strinati: «Dall’immenso patrimonio della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, che possiede un amplissimo fondo di opere del Maestro, tra dipinti, disegni, incisioni, sculture, nonché documenti importanti inerenti alla sua vita e al suo lavoro è stato selezionato un piccolo ma pregevole nucleo di 13 opere che appartengono tutte all’ultima fase della lunga attività del Pictor Optimus. Questo piccolo nucleo di opere costituisce una sorta di sintesi di quelle tematiche che il Pictor Optimus volle ribadire e diffondere per la salvaguardia culturale e morale del nostro Paese e per il necessario nutrimento delle coscienze tese al riscatto e alla rigenerazione di un popolo prostrato, ma ricco di energie e aspirazioni».
Pietro Folena, Presidente di MetaMorfosi, sottolinea invece come La Ricostruzione sia una mostra di potente attualità. «Giorgio de Chirico – dice Folena – pose in forma assolutamente originale e anticonformista il tema della “ricostruzione” dell’Italia dopo la guerra e il fascismo. Era andato in urto, senza mediazioni, con l’intellettualità progressista e di sinistra, francese e italiana, che spesso dava l’idea, per usare un termine oggi di moda, di voler “rottamare” più che ricostruire. In questa piccola ma preziosa mostra, – continua Folena – grazie alle scelte di Strinati e al lavoro della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, con una selezione di capolavori largamente sottovalutati dalla grande critica che ha guardato con sufficienza all’ultimo de Chirico, si descrive un itinerario morale e intellettuale. Il modello dell’antico per de Chirico diventa un paradigma, e incrocia in modo palese le nuove grandi industrie culturali, a partire da quella del cinema. L’attualità, nell’Italia di oggi, inquieta e tormentata, – aggiunge ancora il Presidente di Metamorfosi – sta nel bisogno di trovare solide fondamenta nel classico, nel passato, nella memoria. “Il futuro ha un cuore antico”, scriveva Carlo Levi. C’è bisogno di ricostruire, non solo di rottamare, e c’è bisogno di rielaborare il modello classico. Giorgio de Chirico è davvero il miglior maestro che indica anche a noi la strada su cui incamminarsi» – conclude Folena.
Allestimento delle opere
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Opere in mostra
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Vademecum
DE CHIRICO. LA RICOSTRUZIONE
Amalfi, Antico Arsenale
dal 7 dicembre 2016 al 19 marzo 2017
Largo Cesareo Console, 3 Amalfi
orari: dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.30 alle 19.30
Biglietto: 6 euro
Info: MetaMorfosi: + 39 06.83600145 www.associazionemetamorfosi.com
Ticketitalia: + 39 0743.222889 www.ticketitalia.com