La mostra fotografica per il decennale di Women for Women against Violence – Camomilla Award alla Nuvola di Roma
ROMA – Non celebra, non commemora, e non consola: la mostra fotografica ideata da Donatella Gimigliano per i dieci anni di Women for Women against Violence – Camomilla Award sceglie di raccontare. Con immagini che non sfiorano la superficie ma scavano nei corpi e nelle biografie, l’esposizione – visitabile dal 3 al 10 aprile al Roma Convention Center “La Nuvola” – restituisce dignità visiva a un’esperienza collettiva e al tempo stesso radicalmente individuale: quella della violenza subita e della malattia affrontata.
Ideata, promossa e prodotta da Donatella Gimigliano, presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, in co-produzione con EUR S.p.A., la mostra porta la firma fotografica di Tiziana Luxardo. Un’autrice da sempre attenta all’intersezione tra linguaggio estetico e impegno civile, Luxardo mette in campo uno sguardo delicato ma privo di indulgenza, capace di fissare in immagini di grande formato (140×200 cm) la forza che si cela dietro la fragilità, la volontà che si afferma nella ferita.
Il corpo, la cura, la crepa dorata
È un abbraccio il cuore visivo dell’allestimento: quello tra le sorelle Pitzalis, entrambe portatrici di cicatrici fisiche e psichiche, che diventano simbolo di vicinanza e resilienza. Luxardo lo impreziosisce con inserti in foglia d’oro, ispirandosi al Kintsugi giapponese – l’antica tecnica che ricompone le ceramiche frantumate con una saldatura preziosa, trasformando la rottura in punto di forza. Un’analogia che diventa dichiarazione poetica e filosofica: anche il trauma può essere riscritto, anche le fratture del vissuto possono diventare linee d’oro.
La mostra si sviluppa come una costellazione di storie: ventuno fotografie che ritraggono donne sopravvissute alla violenza o al cancro, spesso affiancate da testimonial del progetto Camomilla Award – tra cui Rosanna Banfi, Carolyn Smith, Eleonora Daniele, Alessio Boni, Maria Grazia Cucinotta, Valentina Pitzalis, Nicoletta Romanoff. Ogni immagine è accompagnata da una didascalia narrativa e da un QR code che consente di ascoltare la voce diretta delle protagoniste, rendendo l’esperienza della visita un incontro intimo e tridimensionale. Le parole diventano carne, memoria, resistenza.
Un progetto che scava, un archivio di rinascite
Nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Wedekind, la Ministra Eugenia Roccella ha sottolineato come le cicatrici – fisiche e interiori – siano il segno non solo del dolore attraversato, ma anche della possibilità di una ripartenza. A intervenire, tra gli altri, anche Svetlana Celli, presidente dell’Assemblea Capitolina, che ha richiamato la necessità di costruire una rete di alleanze tra istituzioni, associazioni e cittadinanza attiva. Il progetto, d’altronde, nasce proprio da un intreccio di esperienze personali e impegno politico-sociale: Donatella Gimigliano ha trasformato la propria biografia segnata dal cancro in una piattaforma culturale capace di dare voce e volto a centinaia di altre storie.
Women for Women against Violence è un dispositivo narrativo complesso: accanto all’esposizione, il progetto prevede una serie di incontri tematici, un programma televisivo in onda sulla Rai e, per questo decennale, anche un libro fotografico – pubblicato da Musitalia con prefazione di Antonio Centomani – il cui ricavato sarà devoluto a sostegno del progetto “Valigia di Salvataggio” dell’associazione Salvamamme.
In un tempo in cui l’immagine rischia spesso di anestetizzare la percezione del dolore altrui, l’operazione di Luxardo e Gimigliano si muove in direzione ostinata e contraria. Le fotografie non costruiscono un’estetica della sofferenza, ma una topografia della resistenza. Il corpo esposto non è mai spettacolarizzato, ma umanamente presente. La mostra si configura così come uno spazio di prossimità e di ascolto, in cui le cicatrici non vengono coperte, ma rese leggibili.
Vademecum
WOMEN FOR WOMEN AGAINST VIOLENCE – LA MOSTRA
21 scatti d’autore per raccontare la resilienza alla violenza e alla malattia.
Una mostra fotografica immersiva con l’ascolto diretto dei racconti dalle voci delle protagoniste
Un’iniziativa prodotta da Associazione Consorzio Umanitas
In co-produzione con EUR S.p.A.
Immagini di Tiziana Luxardo
Dal 2 al 10 aprile 2025
Roma Convention Center “La Nuvola”
Viale Asia, 40/44 – Roma
Orari di apertura:
Tutti i giorni dalle 10 alle 17.00
Ingresso libero