MADRID – Era stato messo all’asta con una stima di appena 1500 euro il dipinto “Ecce homo”, attribuito a un pittore della cerchia di José de Ribera (artista del XVII secolo conosciuto come lo Spagnoletto), per poi essere ritirato dalla vendita con il sospetto che si tratti invece di un’opera di Caravaggio. Il ministero della Cultura ha quindi sospeso l’asta di Madrid per evitare la possibile esportazione dell’opera all’estero, come ha confermato oggi il ministro della Cultura spagnolo, José Manuel Rodríguez-Uribes. E’ stata avviata, inoltre, con una procedura d’urgenza, la dichiarazione di interesse culturale per il dipinto. “Con questa doppia garanzia ci assicuriamo che rimanga in Spagna e che le cose possano essere fatte bene” – ha spiegato Rodríguez-Uribes.
Secondo quanto riportato dal sito Dagospia, a scovare l’olio su tela di 111 centimetri per 86, presso la piccola casa d’aste spagnola, Ansorena, sarebbero stati i due mercanti d’arte, Marco Voena e Fabrizio Moretti.
Sul fronte dell’attribuzione del dipinto a Caravaggio i pareri degli esperti sembrano essere ancora discordi.
A sostenere che l’opera sia effettivamente di Michelangelo Merisi è in primis Vittorio Sgarbi, il quale ha affermato che con l’aiuto di un finanziatore potrebbe addirittura riportarlo in Italia. “L’impronta di Caravaggio – ha spiegato il critico – si vede dallo sguardo brutale dell’uomo a sinistra e dalla mano che trattiene il panneggio rosso della stola: questo motivo è la firma indiscutibile del Merisi”. Il prezzo del dipinto se fosse riconosciuto come del Caravaggio – ha detto Sgarbi “potrebbe essere 100-150 milioni se lo vendi a un privato tipo Thyssen e 40-50 se lo vendi al Prado”.
Dello stesso parere, relativamente all’attribuzione a Caravaggio è la storica dell’arte Maria Cristina Terzaghi, tra le massime esperte del pittore, la quale sostiene che “il manto di porpora di cui viene rivestito il Cristo ha la stessa valenza compositiva del rosso della Salomé del Prado di Madrid”. Su Repubblica la studiosa ha spiegato: “la figura del Ponzio Pilato denota somiglianze con il San Pietro martire della Madonna del Rosario del Kunsthistorisches Museum di Vienna”.
L’esperto Nicola Spinosa ritiene invece che non si tratti di un Caravaggio, piuttosto di un “caravaggesco di alta qualità, più che Ribera”. Si pensa possa essere un Caravaggio – ha detto Spinosa – “perché la figura in primo piano replica l’Ecce homo del Museo di Prato attribuito a Caravaggio da Mina Gregori e di cui esiste una copia. Non si possono fare nomi di questa importanza; se fosse di Ribera la sua quotazione partirebbe da 200 mila euro”.
Al momento l’unico “Ecce Homo” di Caravaggio è quello conservato a Palazzo Bianco di Genova, attribuito al Merisi solo nel 1954, da Caterina Marcenaro e Roberto Longhi, ma senza l’accordo unanime dei critici.
Per il dipinto spagnolo non resta dunque che attendere gli ulteriori studi e verifiche della comunità scientifica.