ROMA – Si è spento a Roma, dove era nato nel 1933, Enrico Crispolti, tra i più importanti studiosi dell’arte del Novecento, curatore di mostre e libri che hanno contribuito a far conoscere l’opera di artisti come Lucio Fontana e Renato Guttuso.
Crispolti risiedeva a Roma, dove si era anche formato come allievo di Lionello Venturi. Dal 1984 al 2005 è stato professore ordinario di storia dell’arte contemporanea nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, dove dal 1986 al 1998, e nuovamente dal 2001 al 2007 è stato direttore della Scuola di Specializzazione in Storia dell’arte. Aveva insegnato all’Accademia di Belle Arti di Roma e all’Università di Salerno.
Dalla metà degli anni Cinquanta, Crispolti ha curato numerosissime mostre e rassegne e ha collaborato a diverse edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma.
Tra i maggiori studiosi del Futurismo e dell’Informale, è stato autore di importanti e fondamentali monografie e cataloghi. Si è occupato anche di di Pop Art, Neoespressionismo, Arte ambientale e partecipativa, nonché di iconologia del contemporaneo, e di metodologia, sia formativa, sia catalogica.
Ha curato molte grandi mostre dedicate al Futurismo, tra cui la prima retrospettiva di Balla (Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino, 1963, con Maria Drudi Gambillo); “Ricostruzione futurista dell’universo” (Mole Antonelliana, Torino, 1980), “La ceramica futurista da Balla a Tullio d’Albisola” (Villa Faragiana, Albisola Marina; Broletto, Faenza; Palazzo delle Albere, Trento, 1982-83); “Il Futurismo e la moda (Pac, Milano, 1988); “Futurismo e Meridione” (Palazzo Reale, Napoli, 1996); Futurismo, 1909 – 1944″ (Palazzo Ducale, Genova; Fondazione Mazzotta, Milano, 1977 – 1998, con Franco Sborgi); “Dal Futurismo all’Astrattismo” (Museo del Corso, Roma, 2002, con Marco Tonelli).
Ha inoltre curato numerose antologiche o retrospettive di artisti contemporanei: Reggiani, Cagli, Cascella, Garelli, Prampolini, Trubbiani, Peruzzi, Fontana, Vacchi, Ceroli.
Tra le sue principali pubblicazioni si ricordano: “Il Secondo Futurismo: 5 pittori più uno scultore, Torino 1923-1938” (Pozzo, 1962); “Ricerche dopo l’Informale” (Officina, 1968), “Il mito della macchina e altri temi del Futurismo” (Celebes, 1969), “L’Informale. Storia e poetica” (Carucci, 1971), “Sociologia e iconologia del Pop Art” (Fiorentino, 1975), “Erotismo nell’arte astratta” (Celebes, 1976), “Alcuni protagonisti della ‘nuova figurazione’ in Italia: Vacchi, Romagnoni, Guerreschi” (Fiorentino, 1976). E, ancora, “Arti visive e partecipazione sociale” (De Donato, 1977), “Extra Media. Esperienze attuali di comunicazione estetica” (Studio forma, 1978), “Storia e critica del Futurismo” (Laterza, 1986, 1987), “Il Futurismo e la moda. Balla e gli altri” (Marsilio, 1986), “L’arte del disegno del Novecento italiano” (Laterza, 1990; con Mauro Pratesi), “La pittura in Italia. Il Novecento. Le ultime ricerche” (Electa, Milano, 1994), “Come studiare l’arte contemporanea” (Donzelli editore, 1997).
Il suo ultimo impegno è stata la supervisione scientifica della mostra dedicata a Lucio Fontana ad Albissola Marina, che si è chiusa la scorsa settimana.