ROMA – L’11 luglio 2024, si è svolta a Roma l‘Assemblea generale degli Associati di Federculture con la presentazione del 20° Rapporto Annuale Impresa Cultura. Durante l’incontro, è stato confermato Andrea Cancellato alla presidenza per un nuovo mandato triennale, valido fino al 2027. Cancellato guida la federazione dal 2015, mentre Daniela Picconi è stata riconfermata nel ruolo di vicepresidente.
Significativa ripresa del settore culturale
Il rapporto presentato evidenzia un anno di significativa ripresa per il settore culturale. Nel 2023, si è registrato un incremento dei consumi e dell’occupazione che ha raggiunto nuovamente i livelli pre-pandemia. In particolare, la spesa delle famiglie in cultura è aumentata del 10% rispetto al 2022, con un evidente aumento della partecipazione culturale che ha raggiunto il 35,2%.
Nel 2023 si segnala anche una generale ripresa nel numero dei visitatori dei musei sia nazionali che internazionali. Tra i principali siti si può registrare la grande crescita del Colosseo che supera i 12 milioni di visitatori (+25,3% vs 2022), delle Gallerie degli Uffizi che registrano oltre 5 milioni di visitatori (+26,4%), di Pompei con più di 4 milioni di ingressi (+33,6%) e del Museo Egizio di Torino che taglia il traguardo del milione di visitatori e cresce del 16,7%. A livello internazionale il Louvre torna ad avvicinarsi ai 9 milioni di visitatori e guida la classifica internazionale.
L’occupazione nel settore culturale ha visto un incremento dell’1,2% rispetto all’anno precedente, con circa 825.000 occupati nel 2023. Questo segna un recupero rispetto ai picchi di disoccupazione del 2020, dimostrando che il settore è in crescita, soprattutto al Centro e nel Mezzogiorno.
L’incremento dell’Art Bonus
Nel 2024, le risorse private destinate alla cultura attraverso l’Art Bonus hanno superato i 900 milioni di euro. L’anno ha visto un incremento delle erogazioni, raggiungendo 121,5 milioni di euro a dicembre, il valore più alto mai registrato. Questo risultato è particolarmente significativo considerando il contesto socioeconomico complesso degli ultimi anni, tra pandemia e crisi energetica.
Il portale Art Bonus ha registrato oltre 900 interventi, evidenziando l’efficacia della norma nel promuovere la collaborazione tra pubblico e privato per la tutela del patrimonio culturale.
Le Fondazioni bancarie hanno contribuito con 247 milioni di euro, pari al 25,7% delle erogazioni totali nel settore culturale. Le risorse sono principalmente destinate a creazione artistica (34%), conservazione dei beni (24%), promozione delle arti visive (18%) e attività museali (13%).
Il divario dei consumi tra Nord e Sud
La partecipazione alle attività culturali mostra una netta differenziazione tra il Nord e il Mezzogiorno. In particolare, il tasso di fruizione culturale nelle regioni meridionali è circa la metà o un terzo rispetto a quello del Nord.
Ad esempio, in Trentino Alto Adige, il 30-40% della popolazione partecipa a eventi culturali, mentre in Calabria, Sicilia e Basilicata questa percentuale scende al 15-20%. Anche la spesa per cultura è disomogenea: al Nord si spende in media 122,8 euro, al Centro 117,8 euro, mentre nel Mezzogiorno la cifra si attesta a soli 58,7 euro.
Inoltre, il supporto economico alla cultura evidenzia un altro divario, con il 78% delle erogazioni provenienti dalle regioni settentrionali e meno del 3% dal Sud, come dimostrano i dati sull’Art Bonus.
L’impatto del turismo culturale
Il turismo culturale ha visto una crescita del 34,5% di visitatori stranieri nelle città d’arte, contribuendo a rafforzare la posizione della cultura come motore principale della domanda turistica. Questo segmento rappresenta oltre il 50% del mercato turistico italiano, evidenziando l’importanza delle risorse culturali per l’economia.
Sangiuliano: cultura come priorità politica
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’importanza della cultura nella strategia politica del paese. Ha definito la cultura come una “prima linea” nelle sfide contemporanee e ha ribadito l’impegno a preservare l’eredità culturale italiana per le generazioni future.
Sangiuliano ha messo in evidenza il valore dell’economia culturale, stimata intorno ai 600 miliardi di euro, che corrisponde a oltre il 29% del PIL nazionale. Questa “economia della bellezza” è un capitale da proteggere e valorizzare con investimenti lungimiranti e strategie adeguate.
Andrea Cancellato su superamento crisi e proposte per la cultura
Andrea Cancellato ha dichiarato che la crisi culturale, accentuata dalla pandemia, è in fase di superamento, sebbene persistano alcune sfide. In particolare, ha evidenziato la frammentazione della vita culturale in Italia e annunciato che a breve saranno presentate proposte per una crescita culturale “a costo zero” per lo Stato, mirate a ridurre gli squilibri nella fruizione culturale.
Cancellato ha, inoltre, sottolineato l’importanza di interventi e riforme per incrementare la partecipazione dei cittadini e rafforzare le imprese culturali. Ha citato l’inclusione delle norme per le imprese culturali nella legge sul Made in Italy come un passo significativo.
Infine, il Rapporto annuale di Federculture evidenzia la necessità di chiarire il ruolo delle Fondazioni di Partecipazione, proponendo di integrarle nel Codice Civile per garantire maggiore chiarezza e trasparenza nella loro gestione. Cancellato ha richiesto norme precise per migliorare l’efficacia operativa e favorire il coinvolgimento di risorse private.