ROMA – Il ministro della Cultura, Dario Franceschini è intervenuto il 15 giugno 2022 al Far – Il Festival dell’Architettura di Roma per confrontarsi sul futuro, la tutela del centro storico della Capitale e capire quali politiche attuare per conservarne l’identità, affidandosi alla tecnologia.
«Per regolamentare il turismo nel centro storico, la soluzione non è il ticket modello Venezia ma usare le nuove tecnologie». Ha affermato il Ministro – «Il turismo è tornato e così le opportunità di crescita, e gli stessi problemi. Tra tutti: il sovraffollamento delle città turistiche che porta con sé il rischio dell’omogeneizzazione dell’offerta commerciale cancellando involontariamente l’identità locale». Franceschini ha spiegato: «Il turismo del futuro sarà esperienziale ma Roma non può rischiare di essere trasformata in Disneyland, è necessario gestire gli accessi con il supporto delle nuove tecnologie».
La presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi ha rincarato: «Roma ha il centro storico più grande del mondo, con una zona a traffico limitato con 400mila targhe autorizzate a fronte di 3mila parcheggi. C’è troppo di tutto e da 30 anni perde abitanti e aumentano i b&b». Ha quindi lanciato un appello all’Ordine degli Architetti: «Vietare tutto non si può, bisogna tornare a un equilibrio tra un turismo di qualità e una mobilità che deve essere più pubblica che privata. Ma serve lavorare insieme per trovare punti comuni, preservare l’identità ma anche cambiare i materiali: mi appello al supporto degli architetti».
Una linea condivisa anche dall’antropologo e architetto Franco La Cecla che ha affermato: «Mai come ora l’architettura è chiamata a occuparsi di cose serie, del futuro delle nostre città. Bisogna concepire i centri storici come luoghi vivibili: dobbiamo cambiare i materiali con i quali sono fatte le città».
Per Orazio Carpenzano, preside della facoltà di Architettura dell’Università Sapienza «per poter dire a chi verrà dopo di noi quanto è importante quello che hanno ereditato, abbiamo bisogno di una legge sull’architettura che deve fare da contraltare a quella degli appalti. Libertà e responsabilità sono i due ingredienti del lavoro di un architetto».
a partecipazione agli appuntamenti del Festival è aperta a tutti e gratuita.
Il programma completo su https://festivalarchitetturaroma.it/programma/