FIRENZE – Prende il via dal 21 al 29 settembre 2019 la 31ma edizione della BIAF, Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze. Protagoniste 77 gallerie del panorama internazionale specializzate nelle più diverse discipline artistiche, tra cui 16 new entry.
Per i suoi 60 anni di vita Biaf promuove anche la Florence Art Week che coinvolge tutta la città con molteplici iniziative aperte al pubblico e ai collezionisti e che coinvolgeranno in particolare due strade storiche di Firenze.
“60 anni è un traguardo importante per una mostra, che oggi, alla XXXI edizione, è la più importante esposizione al mondo dedicata all’arte italiana. – Afferma Fabrizio Moretti – Segretario Generale Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze – Ringrazio i fratelli Bellini che nel 1959 hanno avuto l’idea straordinaria di riunire a Palazzo Strozzi un centinaio di antiquari, inventando un modo nuovo di fare mercato, che permette di incontrare in poche ore i più grandi mercanti d’arte di tutto il mondo. Quest’anno a Palazzo Corsini in mostra migliaia capolavori dell’arte italiana che sono certo potranno interessare collezionisti e direttori di musei internazionali, con prezzi che oscillano tra i 20/30mila euro ad alcuni milioni di euro”.
Dario Nardella, sindaco di Firenze, dichiara: “La BIAF si conferma una grande festa dell’arte, che testimonia il grande lavoro di ricerca e conservazione delle opere da parte dei mercanti, che propongono ad ogni edizione capolavori straordinari, punte di diamante del collezionismo internazionale”.
ll progetto di allestimento, creato da Matteo Corvino appositamente per la BIAF 2017, riserva delle sorprese che ruoteranno principalmente intorno alla messa in scena degli spettacolari lampadari progettati da Carlo Scarpa e realizzati da Venini, della circonferenza di un metro e altri tre metri e mezzo provenienti dall’ex Teatro Comunale di Firenze, che saranno posizionati nei due ingressi con la collaborazione dei laboratori di alto artigianato di San Patrignano.
I principali protagonisti del mercato mondiale dell’arte – tra i nuovi Simon C. Dickinson e Peter Finer di Londra, Nicholas Hall di New York, Galerie Canesso di Lugano e Parigi, la Galerie Sismann di Parigi, Galleria Continua di San Gimignano, la spagnola Deborah Elvira e Galleria Poggiali di Firenze – presenteranno una ricca selezione di oltre 5.000 opere.
Tra le opere da segnalare in questa edizione
Per la pittura: una veduta del Redentor di Venezia, olio su tela del Canaletto (1697 – 1768) sarà esposta da Galleria Dickinson; da Matteo Lampertico sarà visibile l’olio su tela del 1716-18 Siface davanti a Scipione l’Africano di Giambattista Tiepolo; la Galleria Salamon presenterà una tempera su tavola a fondo oro con Madonna col bambino in trono fra sei santi recentemente individuata da Angelo Tartuferi come opera del pittore fiorentino Ventura di Moro (Firenze 1399 – 1486), datata 1430 circa; un olio su tavola con Sacra Famiglia con San Giovannino di Domenico Beccafumi (Siena, 1486 – 1551) sarà in mostra presso Galleria Orsi; Galleria Marletta porterà un olio su tela con cornice originale Venere educatrice di Amore di Pelagio Palagi (Bologna 1775-Torino 1860), del secondo decennio del diciannovesimo secolo; una tempera su tavola San Pietro Martire nella sua cella conversa con tre vergini (Agnese, Caterina e Cecilia) di Antonio Vivarini (documentato in Veneto 1440 – 1476/1484), opera del 1450 circa notificata nel 2006, sarà in mostra nello stand di Enrico Frascione; l’olio su tela The Philosopher di Dirck van Baburen, datato 1618-19 circa, sarà esposto da Nicholas Hall; Antonacci-Lapiccirella propone un doppio ritratto di Giovanni Boldini, fronte Donna con cappello e verso Donna nuda seduta, 1905 circa.
Tra gli importanti esempi di sculture: un Busto in bronzo di Urbano VIII Barberini del 1658 di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) si potrà ammirare nello stand della Galleria Orsi; Longari Arte Milano ha selezionato un tondo marmoreo di 105 cm di diametro raffigurante la Madonna col Bambino e San Giovannino di Benedetto da Maiano, opera fino ad ora completamente inedita e oggetto di un attento studio di attribuzione da parte di Francesco Caglioti; La Galleria Botticelli Bacarelli esporrà un San Carlo Borromeo in marmo di Carrara di Ercole Ferrata (Pelsotto, Como 1610-Roma 1686); le statue in marmo di Carrara di Elisa Bonaparte Baciocchi Levoy e Felice Pasquale Baciocchi Levoy realizzate nel 1809 circa da Lorenzo Bartolini saranno esposte da Lullo • Pampoulides.
Per l’Arte del Novecento: un Autoritratto delle nuvole di Giorgio De Chirico del 1948 sarà esposto da Tornabuoni Arte; Mattinata sul mare, olio su tela di Giulio Aristide Sartorio del 1929, si troverà da Galleria Berardi.
L’arte contemporanea: Daniel Buren con Peinture et collage sur papier, 1964; Michelangelo Pistoletto L’alto in basso, il basso in alto, 1977 per Galleria Continua; Dickinson presenterà un Concetto spaziale del 1964-65 di Lucio Fontana. L’Arte Povera sarà rappresentata alla BIAF dalle opere di Gilberto Zorio proposte dalla Galleria Poggiali tra cui Vulcano per purificare le parole del 1983, un’opera emblematica a partire dal titolo che riassume la poetica concettuale dell’artista.
A rappresentare l’arte del disegno: un pastello su carta del 1893, dal titolo Aligi, di Francesco Paolo Michetti da Galleria Berardi.
Tra i numerosi oggetti di arredo: una coppia di mobiletti a portella e cassetto lastronati ed intarsiati, con piano in marmo bianco di Carrara, fusto in legno di noce intarsiato in bois de rose, palissandro, acero, acero tinto verde, bosso ed altre essenze del 1787, opera di Giuseppe Maggiolini, si potranno ammirare da Piva & C.; Robertaebasta esporrà una consolle in radica di noce ferrarese con due cassetti sottopiano e puntali in ottone di Gio Ponti (1891-1979) degli anni Trenta.
Infine, uno spazio dedicato ai gioielli e agli oggetti da collezionismo: Deborah Elvira presenta un alamaro (gioia da petto) in oro, smalto, smeraldi e perla realizzato nel XVII secolo in Spagna; un fucile a pietra focaia in legno e acciaio realizzato da Michele Lorenzoni, contrassegnato con il monogramma di Ferdinando III De’ Medici, Granduca di Toscana, sarà presentato da Peter Finer.
Tra i principali eventi della Florence Art Week, segnaliamo:
• la Galleria Poggiali di Firenze, new entry della Biennale, presenterà una selezione di opere degli artisti Zorio ed Enzo Cucchi;
· la Galleria Bacarelli Antichità organizzerà in collaborazione con la Galleria Botticelli Antichità e la Galleria Continua di San Gimignano – in trasferta a Firenze come new entry alla BIAF – una mostra che combinerà opere rinascimentali e neoclassiche con opere contemporanee di Michelangelo Pistoletto, Anish Kapoor e Daniel Buren;
· Frascione Arte proporrà opere di Ruggero Michaelles in arte RAM fratello dell’eclettico pittore e scultore futurista Ernesto Michahelles (in arte Thayaht), tra cui alcuni inediti;
· in occasione della mostra “La Firenze di Giovanni e Telemaco Signorini”, che inaugurerà in concomitanza con la BIAF, il pubblico potrà ammirare anche i saloni storici del piano nobile di Palazzo Antinori;
· il secondo Novecento “secondo Roberto Casamonti” è l’oggetto dell’esposizione in Palazzo Bartolini Salimbeni: opere di Tony Cragg, Basquiat, Pistolletto, Boetti ed altri, una novantina di capolavori dagli anni Sessanta al nuovo millennio che provengono dalla Collezione Roberto Casamonti
· le boutiques di Via Tornabuoni il 21 settembre proporranno un’esposizione di moto d’epoca
· la straordinaria partnership tra la Biennale e la Frick Collection di New York, coinvolgerà il top management della più importante collezione privata al mondo e alcuni dei loro trustees, negli eventi inaugurali della manifestazione
· per sottolineare l’apertura della Biennale verso la città, domenica 29 Settembre i residenti nell’area metropolitana, a partire dalle ore 13,00 avranno libero accesso alla mostra.
I 60 anni di storia della BIAF sono ricordati nella mostra fotografica “BIENNALE IN BIANCO E NERO 1959-1983” allestita nel foyer del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (21-29 settembre), importante partner di questa edizione della Biennale. Gli scatti, per lo più inediti, escono solo ora dagli archivi della Biennale, grazie all’attenta ricerca e selezione dell’antiquario Bruno Botticelli, e ritraggono visitatori illustri e gli antiquari insieme ai loro capolavori.