FIRENZE – Apre, alla presenza del cardinal Giuseppe Betori, arcivescovo del capoluogo toscano, il 27 settembre a Firenze l’Archivio Capitolare della Basilica di San Lorenzo.
L’archivio custodisce pezzi di valore inestimabile, come i carteggi tra la famiglia Medici e i priori della Basilica, numerose composizioni originali di musica sacra scritte da musicisti che lavorarono in Basilica – Francesco Corteccia, Luca Bati, Cristoforo Malvezzi, Marco da Gagliano tra gli altri – e molti altri tesori ancora da scoprire sono stati ricollocati in una nuova e più adeguata sistemazione all’interno del complesso mediceo.
L’apertura dell’archivio, che sarà ora fruibile direttamente anche a studiosi e ricercatori, segna un ulteriore atto della riorganizzazione di spazi e modalità di accoglienza della basilica, nei due principali ambiti di intervento dell’Opera Medicea, ovvero quello culturale e quello sociale.
Monsignor Domenico Viola, Priore Mitrato della Basilica, ha spiegato: “Sentiamo il bisogno di ribadire il valore dell’accoglienza e dell’apertura. Per farlo, in accordo con il Presidente dell’Opera Medicea Laurenziana Paolo Padoin abbiamo deciso di rivedere la disposizione e la fruizione degli spazi, aprendo quanto più possibile il complesso basilicale sia alle realtà che operano nel sociale ispirate ai nostri valori, sia ai turisti e ai cittadini, che possono trovare in San Lorenzo un punto di riferimento, un luogo di accoglienza decoroso e a loro disposizione, proprio come avveniva in passato con i viandanti e gli abitanti. Un luogo vivo e vivace, abitato da tutti”.
Il Presidente Paolo Padoin ha aggiunto: “Sono in programma diversi step successivi che seguiranno questa prima grande inaugurazione, offriremo nuovi servizi per i nostri visitatori, con l’apertura del bookshop, di ambienti dedicati alla sosta, di una nuova batteria di bagni, con interventi già realizzati o da ultimarsi nel Cortile interno fino ai sotterranei, dove è in corso il recupero e il restauro dei locali dell’antica Compagnia delle Stimmate, destinati a iniziative varie come convegni, mostre ma anche attività religiose”.
Si tratta dunque di una grande opera di ripensamento e rinnovamento, che offrirà a tutti nuove occasioni di coinvolgimento reciproco, tra l’istituzione Laurenziana e le persone che quotidianamente affollano le strade di Firenze, sia cittadini che turisti.
Da ricordare inoltre che a novembre ricomincia il programma concertistico della basilica, arrivato quest’anno alla sua terza edizione.