FIRENZE – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale su femminicidio e violenza di genere, il Comune di Firenze darà vita a tre iniziative dedicate a questo delicato tema.
Arte e teatro diranno no alla violenza contro le donne. Il dipinto ’Giuditta che decapita Oloferne’ della pittrice rinascimentale Artemisia Gentileschi sarà in trasferta per tre giorni dalla Galleria degli Uffizi a Palazzo Vecchio, dove sarà esposto nella Sala dei Gigli, di fronte alla statua in bronzo ‘Giuditta e Oloferne’ realizzata da Donatello tra il 1457 e il 1464, dando vita così’ a un dialogo ideale tra le due opere che raffigurano lo stesso soggetto. Venerdì mattina invece verrà portato in scena il processo che vide coinvolta come vittima di violenza carnale Artemisia Gentileschi. L’attrice Patrizia Zappa Mulas interpreterà e leggerà gli atti del processo che vide coinvolta la Gentileschi. Il processo, che si concluse con l’umiliazione di Artemisia, è documentato dagli atti e viene molte volte citato come caso emblematico della violenza e dei soprusi, fisici e morali, a cui sono state sottoposte per secoli le donne. Infine nella serata di venerdì, a partire dalle 18, sarà illuminata di arancione la statua di Giambologna il ‘Ratto delle sabine’ nella loggia dei Lanzi di Piazza della Signoria.