FIRENZE – Su iniziativa messa in campo dall’Opera di Santa Maria del Fiore, sono stati rimossi i migliaia di graffiti che deturpavano gli interni del Campanile di Giotto a Firenze. Gli interni del Campanileinfatti vertevano in condizioni di degrado e sporcizia, deturpati da scritte, graffiti, lesioni sui muri, scagliature delle pietre, muffe e guano. Per la prima volta nella storia del monumento è stato effettuato un vero e proprio intervento di rimozione delle scritte e dei graffiti non storicizzati presenti sui vari tipi di supporto: marmo, pietra, laterizio, bronzo, ferro, intonaco e legno.
Ma oltre a questa grande operazione di ripulitura è stata prevista una sorta di “prevenzione digitale” con la possibilità di poter lasciare comunque lasciare il proprio messaggio. “Benvenuti nel Campanile di Giotto! Da secoli conserviamo capolavori: da oggi le scritte sui muri saranno subito rimosse, ma se ci lasciate il vostro messaggio digitale lo conserveremo per sempre, come un’opera d’arte”. “Si tratta del primo vero grande intervento di rimozione delle scritte e degli atti vandalici eseguito sul Campanile di Giotto che versava in condizioni di degrado e sporcizia – spiega Beatrice Agostini, architetto dell’Opera – che ha permesso la rimozione di tutte le scritte non storicizzate che erano presenti sul monumento e sui vari tipi di supporto: sul marmo, sulla pietra, sul laterizio e sul legno. E all’inizio del prossimo anno, ci occuperemo anche della Cupola del Brunelleschi”. Gli interventi di conservazione saranno effettuati da ora in poi su base annuale. Un’attività costante, come non era mai stato fatto prima d’ora, in modo da mantenere nelle migliori condizioni possibili questi tesori dell’umanità.
E’ stata quindi realizzata una app dal nome Autography, attraverso la quale è possibile lasciare il proprio messaggio digitale. La App consentirà di personalizzare le scritte digitali nei vari stili (penna, pennarello, pennello, spray e matita) colori e superfici. Le scritte saranno dunque scaricate, raccolte e conservate nell’Archivio storico dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Il proprio messaggio si potrà ritrovar sull’apposita sezione del sito che raccoglie tutti i messaggi inviati all’Opera del Duomo (http://autography.operaduomo.firenze.it/). Nei giorni scorsi sono stati fatti dei test per mettere a punto il sistema che ha dato ottimi risultati, ben 380 persone hanno utilizzato i tablets per inviare i loro messaggi.
“Questo spostamento dal reale al digitale genera una nuova situazione – spiega Alice Filipponi, social media manager dell’Opera del Duomo – Autography è il primo caso di sensibilizzazione contro i graffiti che promuove i graffiti stessi, ma in una accezione altra, in una ‘dimensione altra’, quella del digitale”.
Tuttavia proprio mentre era in corso la presentazione di questa iniziativa, alcuni studenti in visita sul campanile di Giotto, sono stati colti sul fatto mentre scrivevano frasi sulla storica campana. I ragazzi sono stati segnalati e bloccati dal personale di vigilanza dell’Opera del Duomo. È stata subito avvertita la polizia per verifiche all’uscita dal campanile.