FIRENZE – Il nuovo percorso espositivo della Collezione Casamonti, aperto al pubblico domenica 26 maggio, propone 80 capolavori, da Alighiero Boetti a Michelangelo Pistoletto, da Yannis Kounellis a Mario Schifano, passando per Joan Mirò e Jean-Michel Basquiat.
Le opere della collezione di Roberto Casamonti, gallerista di fama internazionale e grande espertod’arte, sono state selezionate da Bruno Corà per dare vita a una nuova stagione espositiva,che copre dagli anni ’60 al XXI secolo, ovvero la seconda parte dell’intera collezione. La prima parte, infatti, era stata esposta a partire dallo scorso anno, proponendo opere della prima metà del Novecento.
Roberto Casamonti nel proporre questa sua seconda finestra sull’arte, così come è stato per la prima parte, non si è posto un obiettivo museale, ma ha scelto, selezionato, individuato artisti e opere di suo personale interesse. Ad essere qui proposta è una sorta di storia dell’arte del secondo Novecento appunto “secondo Casamonti” e, trattandosi di un collezionista di grande livello e competenza, questa “discrezionalità” di scelta, diventa realmente un valore.
“Questa seconda selezione – ha sottolineato Roberto Casamonti – risponde anzitutto a criteri qualitativi strettamente inerenti le mie passioni e le mie valutazioni a fronte di numerosi parametri: una certa attrazione magnetica esercitata su di me dall’opera di un determinato artista, la durata del valore estetico di un’opera nella mia percezione che, col passare degli anni, è accresciuta anziché diminuita; o quando una forma di bellezza da me considerata tale ha avuto la forza d’urto provocatoria che ha sfidato i miei gusti e le mie concezioni in materia d’arte. Naturalmente nelle mie decisioni ha contato anche l’autorevolezza di qualche storia artistica che ho constatato essere obiettivamente fondata”.
Il curatoreBruno Corà ha invece spiegato: “il frangente temporale delle opere e degli artisti a cui era giunta la prima sezione della collezione, già esibita, era quello dell’inizio degli anni Sessanta. In questa seconda tornata dischiudono il nuovo percorso alcuni tra i più autorevoli protagonisti di quella koiné linguistica definita arte Povera, venuta alla ribalta, in quanto movimento condiviso da un congruo numero di artisti, a partire dal 1967”.
L’elenco degli artisti qui presenti è da manuale. Si inizia con l’Arte Povera da Penone, Ceroli, Zorio, Merz, Pistoletto, Kounellis, Gilardi, Boetti, Calzolari fino ad arrivare a Pascali. Mentre Biasi, Colombo e Bury, testimoniano l’Arte Cinetica o Programmata. Agnetti e Paolini, l’Arte Concettuale. Per il Nouveau Réalisme la scelta è caduta su Cesar, Arman, Spoerri, Klein, Hains, Christo, mentre Nam June Paik e Chiari testimoniano il movimento Fluxus. Poi la cosiddetta Scuola di Piazza del Popolo con Schifano, Angeli, Festa, Tacchi, Mambor eLombardo; la Land Art con Long e Christo; il New Dada con Rauschenberg e Dine. Gilbert&George, Ontani, Marina Abramovič, Vanessa Beecroft interpretano la Body Art, opere affiancate dal video di Bill Viola; mentre in riferimento alla Pop e Graffiti Art sono presenti Andy Warhol, Keith Haring e Basquiat. Il movimento della Transavanguardia è documentato da Paladino, Clemente, De Maria e Chia. Con loro la Collezione propone una sequenza non meno spettacolare di altri interpreti: da Melotti, Pomodoro, De Dominicis, Parmiggiani, Adami, Marca-relli, Uncini, Cattelan, Isgrò. Tra i grandi dell’arte internazionale ricordiamo opere di: Mirò, Tàpies, Uecker, Kiefer, Kapoor, Cragg.
La direzione della Collezione Casamonti, ospitata a Palazzo Bartolini Salimbeni, che rappresenta uno dei capolavori dell’architettura fiorentina del ‘500, è dalla sua apertura nel 2018 affidata alla storica dell’arte Sonia Zampini.
Vademecum
Dal 26 Maggio 2019 al 26 Giugno 2019
Palazzo Bartolini Salimbeni
piazza Santa Trinita
Orari: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica dalle ore 11.30 alle ore 19
Info: +39 055.602030
info@collezionerobertocasamonti.com; www.collezionerobertocasamonti.com