FIRENZE – La Manifattura Tabacchi, l’ex complesso industriale degli anni ’30, esempio di architettura razionalista a firma di Pier Luigi Nervi,chiuso dal 2001, dopo un importante progetto di riqualificazione, ospita la mostra La Cura, che accoglie i lavori dei giovani artisti delle Residenze con la curatela di Sergio Risaliti, storico dell’arte e direttore artistico del Museo Novecento.
Michelangelo Giombini, head of product development MTDM – Manifattura Tabacchi Development Management, la società si occupa dell’ambizioso progetto di riqualificazione dell’area ha spiegato: “Manifattura Tabacchi si propone come un nuovo polo di produzione contemporanea a Firenze, complementare allo straordinario centro storico e capace di conferire alla città un’ulteriore dimensione internazionale. La mostra dedicata alla prima edizione delle Residenze d’artista, che si sono svolte negli spazi nell’ex complesso industriale da settembre a gennaio, conferma la vocazione della Manifattura ad operare come piattaforma di sviluppo per la cultura e la creatività fiorentine”.
All’inaugurazione della mostra ha preso parte il sindaco Dario Nardella, che ha sottolineato come questa iniziativa sia “un esempio virtuoso di come pubblico e privato, unendo le forze, possono fare tanto e bene per le città e per le comunità. Firenze sta conoscendo un momento di profondo cambiamento, anche dal punto di vista culturale, e Manifattura Tabacchi, contenitore vuoto che adesso sta trovando una nuova vita, è senza dubbio uno degli esempi di questa rinascita. Fin dall’inizio del mandato, infatti, abbiamo scelto di fare di Firenze una capitale dell’arte contemporanea e ogni esposizione di giovani artisti, come questa, è per noi motivo di orgoglio e speranza”.
“Questo luogo di grande importanza storica si sta rigenerando grazie alla presenza degli artisti e all’impegno del team di Manifattura Tabacchi. – ha dichiarato Sergio Risaliti – È una bellissima occasione per Firenze, tornata a essere in questi anni città di sperimentazione, attrattiva non solo per il suo enorme patrimonio artistico passato, ma per le nuove energie e sfide messe in campo. Con il progetto delle Residenze d’artista alla Manifattura Tabacchi, oggi, si ricrea la vera officina neo-rinascimentale. Un progetto di fondamentale importanza si aggiunge a quanto fatto in questi ultimi cinque anni per rendere la città luogo creativo: dalle mostre al Forte Belvedere, agli interventi in Piazza Signoria, alle esposizioni in Palazzo vecchio e Museo Bardini, fino all’attività di Museo Novecento che è diventato in questo ultimo anno punto di riferimento culturale della città contemporanea finalmente riconosciuto anche a livello nazionale e internazionale”.
La Mostra
La mostra rappresenta il punto apicale del primo ciclo del progetto triennale Manifatturanaturacultura ideato da Sergio Risaliti e suddiviso in tre atti dedicati singolarmente a: la Cura, la Meraviglia e l’Armonia,che rappresentano vere e proprie chiavi, strumenti, segnavia necessari a costruire consapevolezza ed equilibrio, immaginazione e armonia, lungo il processo evolutivo di cui l’Uomo è parte. I tre temi, uno per ogni anno, offriranno la possibilità di costruire un tavolo di lavoro aperto a 360°.
Questa prima edizione ha come parola chiave “la Cura”, che implica il concetto di dedizione, concentrazione, amore, così come quelli di disciplina, rigore, esercizio, organizzazione. Cura del contesto ambientale, del pianeta, del luogo urbano, così come del corpo e dello spirito, ma anche del progetto e del dettaglio, della conservazione del patrimonio e della innovazione, così come nel senso di ricerca sui materiali e le tecnologie, sui nuovi paradigmi e i comportamenti. Ma anche cura di tutte le fasi che dal progetto portano alla realizzazione formale dell’idea, nei minimi dettagli, dalle regole che sottostanno alla lavorazione della “materia”, a quelle che garantiscono il suo esistere nello spazio urbano, sociale, artistico.
Sono stati coinvolti sei artisti: gli italiani Gioele Pomante, Matteo Coluccia, Stefano Giuri, l’albanese Lori Lako, l’iraniano Mohsen Baghernejad Moghanjooghi e la slovacca Tatiana Stropkaiová. Nel loro percorso sono stati seguiti da Paolo Parisi e Robert Pettena, docenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze qui nella veste di tutor.
La Residenza ha inoltre compreso gli interventi di visiting artist del calibro di Mario Airò, Vedovamazzei, Antoni Muntadas, Luca Vitone, Giuseppe Gabellone e Diego Perrone, Remo Salvadori, Marzia Migliora, e dei critici e storici dell’arte Giorgio Verzotti e Giovanni Iovane che hanno tenuto workshop e lezioni culminati nell’ideazione di una serie di opere collettive.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 19 maggio 2019. Orari e prenotazioni visite sul www.manifatturatabacchi.com.
Photo: Ela Bialkowska
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