FIRENZE – Mancano ancora pochi giorni all’inaugurazione del Museo degli Innocenti a Firenze, che dopo tre anni di lavori di ristrutturazione, aprirà il 24 giugno prossimo. L’inaugurazione del Museo degli Innocenti è il compimento di un lungo percorso, iniziato nel 2010 con la firma dell’Accordo di programma con la Regione Toscana che ha assicurato il finanziamento di euro 7.200.000 dei 12.800.000 di valore totale dell’intervento, proseguito attraverso la continua collaborazione tra Istituto degli Innocenti e Regione Toscana, supportati da molte istituzioni culturali tra cui le Soprintendenze, l’Opificio delle Pietre Dure e le Università.
Si tratta di un patrimonio culturale unico al mondo che fra pochi giorni tornerà fruibile ai visitatori, con un percorso di 1456 mq di esposizione, più 1655 mq per eventi temporanei e attività educative. Tutto il percorso si sviluppa attorno al tema dell’accoglienza e dell’infanzia. La fusione tra passato e presente e il desiderio di far partecipe il visitatore nella storia ha portato alla scelta di raccontare molti dei contenuti in maniera multimediale, attraverso filmati e immagini, voci e suoni.
Il Museo propone tre percorsi tematici di visita, sviluppati su tre piani, storia, architettura, arte. Nel piano seminterrato è infatti illustrata la storia dell’Istituzione. Al piano terra trova spazio il percorso architettonico che racconta l’evoluzione dell’antico Spedale. Al secondo piano invece c’è la Galleria che ospita circa 80 preziosi capolavori di artisti come Luca e Andrea della Robbia, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Piero di Cosimo. Tre percorsi insomma che intendono dar vita a una narrazione che cerca di spiegare e far comprendere al visitatore la complessità di questo patrimonio, esposto per la prima volta nel 1890 con la realizzazione di un museo nell’antico refettorio delle donne, affrescato nel 1610 da Bernardino Poccetti con ”La strage degli Innocenti” e nelle stanze adiacenti. Nel 1971 venne realizzato il museo nel locale sopra il portico di facciata che era adibito un tempo a dormitorio dei fanciulli.
La progettazione architettonica e dell’allestimento è stata affidata a un gruppo di architetti guidati da Ipostudio, vincitori di un concorso internazionale bandito nel 2008 dall’Istituto. Molte le collaborazioni anche con soggetti privati che hanno a vario titolo partecipato a progetti in favore dell’Istituto.
Nel cosidetto Verone, ovvero l’antico stenditoio dell’Istituto, trova oggi posto la caffetteria ”Caffè del Verone”, che sarà aperta dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 19 e alla quale è possibile accedere in modo indipendente rispetto alla visita al Museo.
La realizzazione del museo è stata preceduta da uno studio e da un lavoro di ricerca che ha permesso anche il recupero dei 10 Putti di Andrea della Robbia, presenti sulla facciata.