ROMA – Spazio rinnovato, nuovi allestimenti, maggiore fruibilità e comfort per la Gnam, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma che, sotto la direzione di Cristiana Collu, cambia logo e prende il nome di “La Galleria Nazionale”. Il nuovo percorso della Galleria è stato inaugurato alla presenza del ministro Dario Franceschini, con la mostra dal titolo The lasting. L’intervallo e la durata. L’esposizione dedicata all’importanza del tempo vede in rassegna 30 lavori di artisti italiani e stranieri tra cui Francis Alys, Barbara Probst, Hiroshi Sugimoto, Antonio Catelani e Giulia Cenci.
Come spiegato dalla Direttrice, il percorso di innovazione non è ancora terminato, questa di oggi è una riapertura parziale, peraltro c’è da sottolineare che in questo periodo la Galleria non ha mai chiuso. Ora – ha spiegato la Collu – bisognerà procedere al riordino della collezione. La riapertura completa è prevista per il 10 ottobre, in quei giorni verrà inaugurata la mostra Time Out of Join. Tema della mostra sarà “la durata sia nella costruzione dell’opera sia nella ricezione” e saranno presentate opere di Lucio Fontana e di Medardo Rosso, insieme ai maestri della scena internazionale e a qualche giovane artista, ha spiegato il curatore Saretto Cincinelli.
Franceschini ha osservato: ”Siamo immersi in un percorso di profonda innovazione del sistema museale statale. Penso davvero che i grandi cambiamenti siano fatti di piccoli passi e in questo caso è una serie di passi fatti silenziosamente che indicano davvero la strada giusta: non solo il riallestimento di questo ingresso che sembra molto più luminoso e grande, ma anche i lavori per modernizzare i servizi aggiuntivi”. Il ministro ha anche ricordato che “nella delibera del Cipe del primo maggio, sono stati stanziati 15 milioni di euro che serviranno per l’ampliamento della Galleria, ovvero per il Padiglione Cosenza, che da molti anni è vuoto. Ora ci sono le risorse per integrarlo con la Galleria”.