BRESCIA – Una grande installazione di Zehra Doğan è stata inaugurata lunedì 20 luglio nel centro di Brescia. L’artista e giornalista curda, colta a Ginevra dal lockdown e quindi impossibilitata a produrre direttamente a Brescia un murale, ha realizzato un lavoro digitale stampato su una superficie di 130 mq per ornare un affaccio monumentale su Piazza del Foro, cuore archeologico della città.
Nell’opera, Zehra Doğan si ritrae in abito da infermiera mentre lotta contro il Covid-19 utilizzando un fonendoscopio come fionda, riecheggiando il biblico scontro tra Davide e Golia; a fianco della protagonista compaiono i primi versi di “Bella ciao” accostando il tema della lotta alla pandemia ai valori della resistenza, per la quale Brescia è insignita della Medaglia d’Argento, ed in generale ai temi delle guerre di liberazione, fulcro della ricerca artistica di Zehra, del suo impegno politico e della sua vicenda umana. L’opera rimarrà esposta almeno fino a settembre di quest’anno.
L’artista ha donato la sua opera alla Fondazione Brescia Musei coronando il suo sodalizio con la città di Brescia, creatosi con la mostra “Avremo anche giorni migliori – Zehra Doğan. Opere dalle carceri turche”, tenutasi dal 16 novembre 2019 all’8 marzo 2020 presso il Museo di Santa Giulia e inaugurata in occasione del Festival della Pace. La mostra, a cura di Elettra Stamboulis e corredata da un catalogo edito da Skira, è stata la prima personale di taglio curatoriale dell’artista e ne ha segnato la scoperta da parte del pubblico europeo. L’esposizione ha riscontrato un grande successo registrando una affluenza di 17.456 visitatori.