FIRENZE – Il celebre fotografo Oliviero Toscani, milanese di nascita ma toscano di adozione, ha donato alla Galleria degli Uffizi un proprio Autoritratto che entrerà a fa parte della collezione degli Autoritratti del museo fiorentino.
Sarà la Sala del Camino, recentemente restaurata, al Piano Nobile del complesso vasariano, ad ospitare l’opera fino alla fine di settembre. Nella medesima Sala è stato allestito anche un set fotografico dove Toscani fotograferà alcuni visitatori della Galleria. Questa iniziativa rientra nel nuovo progetto del fotografo dal titolo “Razza Umana”. Durante il periodo della mostra dell’Autoritratto donato, su una parete della Sala del camino scorreranno le immagini di alcuni ritratti scattati da Toscani.
Scrive Achille Bonito Oliva nel testo che accompagna il progetto: “Nella “razza umana”, una galleria infinita di ritratti di varia ed anonima umanità, la fotografia non è casuale e istantanea, non è il risultato di un raddoppiamento elementare, bensì di una messa in posa che complica e rende ambigua la realtà da cui parte. Oliviero Toscani opera attraverso la messa a punto di momenti operativi molteplici, secondo il progetto di una scena che va prima costruita e poi fermata dall’occhio fotografico…In definitiva la “razza umana” è frutto di un soggetto collettivo, lo studio di Oliviero Toscani inviato speciale nella realtà della omologazione e della globalizzazione. Con la sua ottica frontale ci consegna una infinita galleria di ritratti che confermano il ruolo dell’arte e della fotografia: rappresentare un valore che è quello della coesistenza delle differenze”.
La Sala del Camino è il ridotto, o l’anticamera, del Teatro mediceo di cui resta il portale di accesso in marmo fior di pesco o breccia medicea con l’iscrizione del granduca Francesco I de’ Medici. Il restauro della sala è consistito nel recupero degli antichi intonaci lisciati a calce del XVI secolo, nel restauro della modanatura in pietra serena del camino (l’unico originale del ‘500) rimasto agli Uffizi. Di particolare interesse è il recupero dell’antica porta in noce intagliato, policromo e dorato (1572) con gli emblemi del granduca Cosimo e del principe Francesco, che lo storico Alessandro Cecchi ha attribuito a Domenico di Battista del Tasso, celebre intagliatore del tempo. Nell’ambito dell’intervento di recupero di questo spazio è stato inoltre realizzato il nuovo sistema di illuminazione e l’apparecchiatura tecnica per la proiezione di immagini e video, considerato che si tratta di un luogo perlopiù ad uso di esposizioni temporanee dell’insieme delle Gallerie degli Uffizi.