ROMA – È stata presentata questa mattina la mostra Time is out of joint (citazione di alcuni versi dell’Amleto di Shakespeare) alla Galleria Nazionale di Roma, che inaugurerà questa sera alle 18 e che dall’11 ottobre sarà aperta al pubblico fino al 15 aprile 2018. Con l’inaugurazione di questa esposizione, a cura di Cristiana Collu, direttrice del Museo, si apre un nuovo capitolo per l’ex Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, rinominata più semplicemente Galleria Nazionale.
Il pubblico potrà ammirare spazi totalmente rinnovati, collezioni riallestite e riorganizzate che offriranno la possibilità di una nuova lettura. La mostra e il nuovo allestimento sono stati presentati dalla stessa direttrice, insieme al ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, il quale ha commentato “Questo nuovo allestimento così innovativo, che mescola tempo e opere, farà certamente discutere, ma è giusto così”.
L’allestimento, legato alla nuova mostra, è infatti articolato attraverso un percorso non più cronologico, ma realizzato per accostamenti tematici, per cui le opere si “mescolano” nel tempo, e quindi dipinti di movimenti ed epoche differenti si possono trovare sorprendentemente a confronto.
È il definitivo abbandono di qualsiasi linearità storica, per una visione che dispiega, su un piano sincronico, le opere come sedimenti della lunga vita del museo: da Giacomo Balla, Gustav Klimt, Lucio Fontana, Alberto Giacometti a Cristina Lucas, Adrian Paci, Sophie Ristelhueber, per citarne alcuni. Si vedrà quindi collocato il dipinto con le ninfee di Claude Monet accanto a un’opera di Stefano Arienti, artista contemporaneo classe 1961, oppure un’opera di Silvestro Lega, uno dei principali esponenti dei Macchiaioli, accanto a un quadro di Giovanni Boldini e un altro di Lucio Fontana. Il nuovo allestimento comprende 500 opere tra quelle della collezione (composta da circa 20mila pezzi) e alcuni prestiti.
Il ministro Franceschini, commentando ancora la mostra e il riallestimento della Galleria, ha sottolineato come i musei stiano diventando “più attraenti, investendo su innovazione e ricerca e anche su nuovi allestimenti. Per anni – ha detto ancora Franceschini – abbiamo vissuto il paradosso che le mostre in Italia facevano grandi numeri mentre i musei, che hanno collezioni con le quali si possono fare dieci, quindici mostre contemporaneamente, ne facevano pochissimi. Compito dei nuovi direttori è proprio far diventare attrattive, innovative, capaci di destare curiosità anche le nostre collezioni”.
Tra le novità della Galleria, oltre ai restauri, ai nuovi allestimenti, al recupero di nuove aeree, tra cui il bookshop che sarà utilizzato come auditorium e per mostre temporanee, è previsto anche un nuovo sito web. Ovviamante sarà sempre più costante e puntuale la presenza sui social network (Facebook e Twitter, Pinterest e Instagram). Verrà inoltre aperto un blog per raccontare tutte le attività.