SIENA – A distanza di 111 anni l’arte di Giacomo Balla ritorna a Montepulciano. Era il maggio del 1912, quando l’artista, tra i fondatori e autori principali del Futurismo, ospite della contessina Nerazzini sua allieva romana, dipinse a Montepulciano (Siena) “Dinamismo di un cane al guinzaglio”, una delle sue opere più conosciute.
Con questo dipinto Balla inizia a studiare a fondo il movimento dinamico.
Giacomo Balla, futuristi e aerofuturisti al Museo Civico Pinacoteca Crociani
Il 15 luglio 2023 viene inaugurata la mostra “Futuristi. Avanguardia italiana. Giacomo Balla e l’idea futurista, un ‘ritorno’ a Montepulciano”, al Museo Civico Pinacoteca Crociani di Montepulciano.
L’esposizione presenta 32 opere dei principali autori del movimento futurista tra i quali Umberto Boccioni, Fortunato De Pero, Roberto Baldesarri, Tullio Crali, Gerardo Dottori, Giulio D’Anna, Marisa Mori e Giacomo Balla.
Si tratta di dipinti che riflettono le caratteristiche distintive del movimento artistico, tra linee dinamiche, forme geometriche audaci e colori vivaci.
Un movimento di rottura
Il movimento artistico spinge verso una rottura con le tradizioni accademiche, confrontandosi con la nuova era industriale.
La mostra come sottolinea il sindaco di Montepulciano, Michele Angiolini, “offre uno sguardo privilegiato sull’evoluzione artistica e intellettuale di un movimento artistico, a suo modo, rivoluzionario che all’inizio del XX secolo ha scosso le fondamenta dell’arte tradizionale”. “Con la sua enfasi sulla velocità, la tecnologia, l’energia e la modernità – spiega Angiolini – i Futuristi hanno sfidato le convenzioni artistiche del loro tempo La mostra rappresenta un’opportunità unica per gli abitanti di Montepulciano e per tutto il pubblico dei visitatori che vorrà venire a visitarla; potranno così immergersi nell’energia e nell’innovazione dei Futuristi, oltre che di scoprire (o riscoprire) le numerose ‘perle’ contenute nel Museo Civico Pinacoteca Crociani”.
“Un caleidoscopio di colori dinamico e sognatore. Così si può ben definire il Futurismo, un vero e proprio movimento di rottura della scena culturale italiana agli albori del Novecento – aggiunge Roberto Longi, direttore del Museo – Proteso verso il futuro e la modernità ha solide radici nel credo letterario forgiato dal poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti che, nel 1909 a Parigi, sulle pagine de ‘Le Figaro’, pubblica il primo Manifesto del Futurismo. Il rinnovamento della cultura e dell’arte italiana sono ben rappresentati in questa mostra da oltre 30 opere che vanno dalla fine del primo decennio del Novecento alla fine degli anni Trenta, dai primi artisti Futuristi alle propulsive rappresentazioni della ‘conquista dei cieli’ dei pittori Aerofuturisti”.
La mostra resterà aperta fino al 30 settembre 2023.
Per informazioni: tel. 0578 717300; email: info@museocivicomontepulciano.it.