BOLOGNA – In occasione dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2022 (le cui celebrazioni sono state posticipate dal 2020 a causa della pandemia) prende il via ETRUSCHI. Signori dell’Italia antica (ETRUSCANS. Lords of ancient Italy), un progetto ideato e curato dal Museo Civico Archeologico di Bologna, promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Shanghai e l’organizzazione di MondoMostre, che verrà ospitato, dal 25 agosto al 25 novembre 2022, al Wuhzong Museum di Suzhou, città situata a ovest di Shanghai nella provincia di Jiangsu.
Un percorso in cinque sezioni con 303 reperti
Il nucleo principale della mostra è costituito dal prestito eccezionale di 303 reperti di altissimo valore storico e artistico provenienti sia dalle collezioni storiche del museo sia dai rinvenimenti effettuati durante gli scavi ottocenteschi a Bologna e nel suo territorio, a cui si affiancano 27 reperti appartenenti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Tutti i materiali saranno per la prima volta esposti nella Repubblica Popolare di Cina.
Il percorso espositivo si compone di cinque sezioni tematiche. Le prime sezioni consentono, attraverso l’evocativo richiamo dei paesaggi dei principali territori etruschi e dell’idea di città come fondamentale elemento politico ed economico per la storia di questo antico popolo, di definire geograficamente l’Etruria nelle sue articolazioni e di raccontarne in modo semplice l’assetto “politico” e sociale, dando anche conto delle forme di produzione.
Il cuore dell’esposizione analizza i principali aspetti della vita quotidiana nel mondo etrusco illustrando – attraverso la suggestione degli oggetti – costumi e attività di una donna e di un uomo, le cui raffigurazioni accolgono il visitatore per accompagnarlo nel proprio mondo.
Anello con genio alato Oro, V sec. a.C. Provenienza: Sepolcreto della Certosa, fuori contesto Museo Civico Archeologico, Bologna Foto Carlo Vannini
Statua funeraria di leone Arenaria, fine VI sec. a.C. Provenienza: Sepolcreto dei Giardini Margherita Museo Civico Archeologico, Bologna Foto Carlo Vannini
Le tematiche affrontate spazieranno dall’ornamento e dalla cura del corpo, attraverso i quali si esprimeva non solo un gusto personale ma soprattutto il livello sociale, alle attività tipicamente femminili (filatura e tessitura) e maschili (guerra, caccia, politica a atletismo); dalle forme collettive del consumo di cibi e bevande nelle ritualità di banchetti e simposi alla pratica della scrittura desunta dalle genti greche e adattata nell’alfabeto alle esigenze della loro lingua, fino al culto religioso, che ebbe un ruolo fondamentale nella società etrusca fin dai suoi esordi.
La penultima sezione della mostra sposta l’attenzione dal mondo dei vivi a quello dell’Aldilà, presentando ricostruzioni e reperti che mostrino le credenze, i rituali e le aspettative oltremondane degli Etruschi in una sorta di ideale antologia nello spazio e nel tempo.
Il percorso di visita si conclude con una copia perfetta della situla della Certosa, opera di Stefano Buson, già restauratore del Museo di Este: uno degli oggetti più prestigiosi del Museo Civico Archeologico di Bologna che, per la sua importanza nella collezione bolognese e fragilità, non può viaggiare. Il vaso è composto da un’unica lamina di bronzo, decorata con scene figurate a sbalzo e ad incisione. Come una moderna striscia illustrata, il racconto ripercorre la storia di una comunità etrusca della fine del VII – inizi VI secolo a.C. nelle sue tematiche essenziali: la guerra, la caccia, le attività di sussistenza, il consumo del vino, la musica, con un richiamo (nella fascia inferiore, gli animali fantastici) al mondo spaventoso e ignoto dell’Aldilà popolato da creature feroci.
Cratere a colonnette attico a figure rosse con presentazione di Eracle all’Olimpo al cospetto di Zeus, Atena, Apollo ed Hermes Ceramica, 470-460 a.C. Provenienza: Sepolcreto Arnoaldi, tomba 78 Museo Civico Archeologico, Bologna
Foto Carlo Vannini
Urna cineraria decorata sulla cassa dal mito di Mirtilo; sul coperchio figura semisdraiata Alabastro, III sec. a.C. Provenienza: Collezione Universitaria
Museo Civico Archeologico, Bologna Foto Carlo Vannini
I capolavori esposti
Tra i capolavori più preziosi presentati al pubblico cinese spiccano, oltre alle due statuette in bronzo di devoti da Monteacuto Ragazza (Grizzana, Bologna) sopra menzionate, il celeberrimo specchio in bronzo inciso noto come “patera cospiana” datato alla seconda metà del IV sec. a.C.- che per la particolarità della sua decorazione, che ritrae la nascita di Atena armata dal cervello di Tinia (lo Zeus etrusco), destò subito molta curiosità nel mondo degli eruditi e fu spesso citato e riprodotto in manoscritti e lavori a stampa -, preziosi monili in oro, ambra e vetro provenienti dai sepolcreti bolognesi, il cratere attico della tomba 78 del sepolcreto Arnoaldi con la presentazione di Eracle all’Olimpo, la statua di leone funerario dal sepolcreto dei Giardini Margherita e le due urne cinerarie in alabastro della Collezione Universitaria realizzate nel III sec. a.C., rispettivamente decorate dal mito di Mirtilo e da una scena di caccia al cinghiale calidonio.
Vademecum
ETRUSCHI. Signori dell’Italia antica
Wuzhong Museum, Suzhou, Repubblica Popolare Cinese
Periodo: 25 agosto – 25 novembre 2022
Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2 | 40124 Bologna
Tel. 051 2757211
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