MESTRE – È visitabile fino al 12 gennaio 2025 la mostra BURTYNSKY: Extraction / Abstraction, che l‘M9 – Museo del ’900 di Mestre dedica al rinomato fotografo canadese Edward Burtynsky.
Curata da Marc Mayer, già direttore della National Gallery of Canada e del Musée d’Art Contemporain di Montreal, con un allestimento progettato dallo studio Alvisi Kirimoto, questa di Mestre è la più vasta retrospettiva mai realizzata sugli oltre quarant’anni di carriera di Burtynsky. La rassegna arriva in Italia dopo il grande successo ottenuto alla Saatchi Gallery di Londra.

“Siamo orgogliosi di presentare questa mostra di straordinario valore artistico,” – ha dichiarato Vincenzo Marinese, Presidente di Fondazione di Venezia. – “Grazie a questa collaborazione, M9 consolida il suo ruolo internazionale e si conferma come punto di riferimento culturale per il territorio.”
Serena Bertolucci, Direttrice di M9, ha aggiunto: “Con questa mostra, M9 continua a intrecciare le storie del Novecento con le sfide del presente attraverso l’arte, invitando i visitatori a riflettere sull’eredità industriale e il suo impatto sul pianeta.”

Le sfide ambientali secondo Edward Burtynsky
M9, dopo l’ampia risonanza di Banksy. Painting Walls, prosegue il suo percorso di riflessione sulle grandi questioni di attualità. La seconda mostra temporanea dell’anno pone l’attenzione sul cambiamento climatico e sul rapporto tra uomo e ambiente. BURTYNSKY: Extraction / Abstraction indaga, infatti, le conseguenze ambientali del sistema industriale su larga scala, un tema caro al fotografo che ha già esplorato il tema nel progetto Anthropocene del 2019.
“Questa esposizione – ha affermato Edward Burtynsky – rappresenta un momento importante della mia carriera. M9 offre uno spazio perfetto per riflettere sulle conseguenze ecologiche dell’industrializzazione e sull’interazione tra progresso umano e ambiente.”

Oltre l’estetica
Le fotografie di Burtynsky, a prima vista solo affascinanti campiture di colori e di forme astratte, rivelano una profonda comprensione dei processi industriali e delle loro conseguenze ecologiche. Attirando l’osservatore dentro l’opera, Burtynsky invita a guardare oltre quei luoghi fotografati, oltre la nostra esperienza e le nostre aspettative, per capire davvero l’impatto dell’uomo sul futuro degli habitat terrestri.
“Le fotografie di Burtynsky – ha spiegato Marc Mayer, curatore della mostra – dimostrano che, dal punto di vista industriale, viviamo ancora nel ventesimo secolo, dal momento che il nostro ambiente continua a subire le conseguenze di un insostenibile deterioramento. Per esplicitare la sua visione, l’artista recupera l’estetica del XX secolo, nella forma dinamica di un espressionismo astratto, fondendo così le eredità materiali e spirituali del secolo scorso, in un corpus coerente ed emotivamente potente”.

Le sei sezioni tematiche
La mostra si compone di sei sezioni tematiche che illustrano i principali campi d’azione del fotografo. Oltre 80 fotografie di grande formato e 10 murales ad altissima definizione sono accompagnati da alcuni dei principali strumenti fotografici utilizzati da Burtynsky, inclusi i droni che hanno ampliato le sue prospettive visive. Inoltre, nel corridoio del secondo piano dell’M9 sono esposte nove fotografie della campagna commissionata dalla Fondazione Sylva nel 2022, che documenta gli effetti devastanti della Xylella sugli ulivi pugliesi.
Un’esperienza immersiva
Nella nuova sala M9 Orizzonti, viene proiettato, in modalità immersiva e per la prima volta in Italia, il pluripremiato cortometraggio “In the Wake of Progress” (2022), coprodotto da Burtynsky e dal celebre produttore musicale Bob Ezrin, con le musiche originali di Phil Strong.

Eventi collaterali
Tra l’estate e l’autunno 2024, l’Auditorium “Cesare De Michelis” ospiterà un programma pubblico di incontri e proiezioni sui temi dell’Antropocene, della transizione energetica e della sostenibilità ambientale. Tra le proiezioni in programma: “Watermark” (2013) e “ANTHROPOCENE: The Human Epoch” (2018).
Il culmine del programma autunnale sarà il ritorno di Edward Burtynsky all’M9 il 14 novembre, per una conversazione con Giovanna Calvenzi, storica della fotografia.
