BERGAMO – Nel cuore di Bergamo, all’interno dell’ex centro elioterapico Spazio Polaresco, ha preso vita un progetto artistico innovativo e coinvolgente: Helios (sole in greco). Prodotto da Doc Creativity e curato dall’artista veronese Luca Zevio, Helios si configura come una piattaforma artistica polidimensionale che si snoda tra mostra, eventi e laboratori, con l’obiettivo di diffondere l’arte e valorizzare i talenti emergenti.
Inaugurata il 6 luglio e in programma fino al 26 ottobre 2024, la mostra Helios accoglie i visitatori in un’esperienza che coniuga arte, cultura e condivisione. Le opere di dodici artisti provenienti da diverse esperienze e background dialogano tra loro e con gli spazi, creando un percorso espositivo ricco di suggestioni e riflessioni.

Tra i protagonisti di Helios troviamo la delicata introspezione di Lorenzo Tentori, i corpi in evoluzione di Cecilia Magri, il simbolismo delle sculture di Eleonora Francioni e Antonio Mastromarino, le geometrie ipnotiche di Enrico Roberti, le sensazioni in forma astratta di Giovanni Montrucoli (Brombin), la suggestiva precisione delle lamiere decorate di Tommaso Lugoboni, la fisicità delle opere di Ylenia-Gaia Dotti (Holloya), la denuncia sociale dei lavori di Gloria Testoni, il potente astrattismo materico di Marzia Biancato, l’energia figurativa-astratta di Sabrina Fasoli e le caleidoscopiche stagioni di Roberto Aere.

Oltre alle opere delle artiste e degli artisti partecipanti si potrà scoprire, in qualità di Guest Artist, il progetto Artists For Pride – fondato da Federica Sutti e dalla divulgatrice culturale Elisabetta Roncati -, che propone l’opera “Cellule” di Fabio Orioli, che evoca con intensità il tema del dono e dello scambio, al tempo stesso fisiologico ed emotivo.
Un’opportunità per artisti emergenti
Helios rappresenta un’importante opportunità per artisti emergenti di far conoscere il proprio lavoro e di confrontarsi con un pubblico eterogeneo. La mostra, infatti, è inserita all’interno del progetto Arte in Ufficio/Arte in Doc che mira a creare connessioni tra arte e spazi lavorativi, diffondendo la bellezza e promuovendo il talento.

“Frequentare spazi lavorativi trasformati in spazio espositivo crea relazioni, diffonde bellezza, è il segno ben riconoscibile di un’identità che ci appartiene e che vogliamo trasmettere. – Afferma Luca Zevio, curatore di Helios – Questa non vuole essere solo una mostra limitata nel tempo bensì un percorso itinerante. Vogliamo portare l’arte in ufficio, ovunque ci siano spazi aperti ad accoglierla. È un esperimento di diffusione culturale e artistico che si potrà intersecare con il mondo dell’arte, per sua stessa natura in continua evoluzione”.