MESTRE – Il Centro Culturale Candiani di Mestre ospita un’esposizione dedicata a Henri Matisse, uno dei più grandi maestri dell’avanguardia del ‘900. Intitolata Luce e Colore, è un viaggio nelle atmosfere mediterranee e nei luoghi che hanno ispirato l’artista francese, conducendo il visitatore attraverso i paesaggi, i colori e le influenze culturali che hanno segnato il percorso artistico di Matisse.
Nato a Le Cateau-Cambrésis nel 1869 e morto a Nizza nel 1954, Matisse è stato uno dei maggiori esponenti del movimento dei Fauves, pittore della gioia di vivere viene celebrato per la sua capacità unica di tradurre le emozioni in colori forti e vivaci.
La luce, in particolare quella del Mediterraneo, diventa l’elemento centrale del suo lavoro. Nizza, Saint-Tropez e altre città del sud della Francia sono state per Matisse fonti inesauribili di ispirazione, influenzando profondamente la sua ricerca stilistica. La sua arte, che non si limita a rappresentare il luogo fisico, mira a catturare l’essenza della luce e del colore, liberandoli dalle convenzioni pittoriche dell’epoca attraverso un Espressionismo “selvaggio”.
Un percorso tra i capolavori di Matisse
L’esposizione al Centro Candiani raccoglie oltre 50 opere, provenienti da importanti collezioni internazionali come il Philadelphia Museum of Art, la Národní Galerie di Praga e il Centre Pompidou di Parigi. Tra queste, alcune delle opere più iconiche di Matisse, tra cui le celebri litografie degli anni ’20 e due disegni appartenenti alla sua produzione del 1947.
La mostra è suddivisa in sette sezioni tematiche che esplorano la relazione tra Matisse e il Mediterraneo, la sua ossessione per la luce e il decorativo, fino ad arrivare alla sua ultima fase creativa, caratterizzata dai celebri papiers découpés: fogli di carta colorata ritagliati e assemblati in composizioni di straordinaria potenza espressiva.
L’eredità di Matisse e il dialogo con altri artisti
In dialogo con Matisse, la rassegna presenta altri artisti dell’avanguardia europea, come Henri Manguin, André Derain e Raoul Dufy, che insieme a lui hanno contribuito a ridefinire i confini dell’arte moderna.
In particolare, l’amicizia e la collaborazione tra Matisse e Derain, culminata in un viaggio lungo la costa mediterranea nel 1905, rappresenta una tappa fondamentale per lo sviluppo della pittura moderna. Le città di Nizza, Arles e Saint-Tropez, con i loro colori abbaglianti e la luce intensa, diventano veri e propri protagonisti delle opere, riflettendo il fascino eterno del Mediterraneo.
La mostra si conclude con una riflessione sull’ultimo periodo della carriera di Matisse, in cui l’artista porta al massimo la sintesi dell’espressione attraverso i papiers découpés. Questi lavori, caratterizzati dalla dignità del decorativo, dell’ornamento, del disegno e della stilizzazione della figura, hanno influenzato il linguaggio di artisti contemporanei come Renato Borsato, Chris Ofili e Marinella Senatore, che hanno ripreso e reinterpretato l’approccio stilistico del grande Maestro fauve.
Il progetto partecipativo: “Come Matisse”
In parallelo all’esposizione, il progetto Come Matisse coinvolge i ragazzi del Summer Camp dei Musei Civici Veneziani in un’opera collettiva ispirata ai papiers découpés. I giovani partecipanti hanno creato forme colorate e vivaci, sperimentando la tecnica inventata da Matisse e applicandola in un contesto educativo e interattivo.
«La mostra dedicata a Matisse – ha dichiarato Mariacristina Gribaudi, Presidente Fondazione Musei Civici – è un ulteriore passo nel percorso che stiamo portando avanti a Mestre, con la proposta di eventi culturali di alta qualità che valorizzino le collezioni civiche di arte moderna e contemporanea».