ROMA – Venerdì 29 ottobre 2021, Art Night, il programma di Rai Cultura in onda su Rai5, riaccende i riflettori sulla mostra “I Macchiaioli. Capolavori dell’Italia che risorge”, che si è tenuta a Palazzo Zabarella a Padova.
ArtNight è attualmente condotto da Neri Marcorè, attore, musicista, conduttore televisivo e radiofonico e imitatore, che racconterà l’arte a modo suo, tra la pittura e i libri, la scultura e la lirica, la fotografia e la musica leggera. La stagione sarà ricca e interessante, spaziando da Giotto a Marina Abramovic, passando per i mondi irreali di Mirò e Bosch.
Art Night: E luce fu!
Il primo appuntamento è dedicato ai Macchiaioli. Titolo della puntata “Art Night: E luce fu!” che ci condurrà in un intrigante viaggio in Toscana, negli anni che precedono l’unità d’Italia quando nasce un movimento artistico sotto l’etichetta dispregiativa della “Macchia”.
Momento clou, il documentario “Diamoci alla macchia. Una pittura rivoluzionaria” di Valeria Schiavoni, regia di Monica Onore, prodotto da Rai Cultura, girato anche nelle sale di Palazzo Zabarella in occasione della mostra “I Macchiaioli. Capolavori dell’Italia che risorge” (a cura di Giuliano Matteucci e Fernando Mazzocca) che, avvalendosi anche dell’intervento dei maggiori studiosi dei Macchiaioli e di grandi critici d’arte italiani – Elisabetta Matteucci, direttrice Istituto Matteucci, Federico Bano della Fondazione Bano – Palazzo Zabarella di Padova, Fernando Mazzocca curatore della Mostra e Direttore culturale di Fondazione Bano – Palazzo Zabarella di Padova, Vanessa Gavioli, curatrice Galleria d’arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze, Giuliano Matteucci, Fondatore Istituto Matteucci di Viareggio, Eike Schmidt, Direttore Gallerie degli Uffizi di Firenze, e degli storici dell’arte Silvio Balloni e Lorella Giudici – tratteggia i profili delle figure di spicco di questo movimento e di coloro che con mente aperta e libera da pregiudizi li hanno amati e sostenuti.
Scena dopo scena, scorrono le opere di Giovanni Fattori e Silvestro Lega, definiti classici e reazionari insieme; di Telemaco Signorini, così intenso e quotidiano; di Giovanni Boldini, così fascinoso e ricco di dettagli nell’interpretazione delle figure maschili e femminili; cui si affiancano quelle dei meno noti Adriano Cecioni, Odoardo Borrani, Raffaello Sernesi, Vincenzo Cabianca, pittori da riscoprire che nei loro lavori evocano sensazioni forti, valori profondi che da sempre appartengono all’umanità e che oggi più che mai si fanno sentire dentro tutti noi in virtù dei tempi difficili che abbiamo vissuto a causa della pandemia Covid19.
Un mondo immediato infatti, quello dei Macchiaioli, un mondo la cui essenza racconta dei valori dell’uomo, dell’uomo eroico e instancabile, della sua forza e del suo coraggio, della sua voglia di ripartire giorno dopo giorno a dispetto di qualsiasi difficoltà. Pieno di sogni ed emozioni vitali, forte di un’anima potente e vera che da sempre contrasta la morte, anche l’uomo di oggi è un uomo “macchiaiolo”, che sa cogliere la vita in modo pieno, totale e profondamente eroico.
“I Capolavori esposti in mostra – dichiara Federico Bano presidente della Fondazione Bano di Palazzo Zabarella – sono la chiara testimonianza che i Macchiaioli siamo noi, gli uomini e le donne di oggi, instancabili, pieni di emozioni e pulsioni vitali. Il fatto poi che siano stati scelti quali protagonisti di questo documentario, non solo ci gratifica e ci rende particolarmente fieri, ma li trasforma in un trait d’union virtuale tra il nostro lavoro e il pubblico. Non solo infatti ci offre la possibilità di fare avvicinare alle nostre mostre e più in generale al mondo dell’arte una platea molto più ampia, ma ci porta anche una grande visibilità e ci premia per l’impegno che da sempre consacriamo nell’accogliere e promuovere nei nostri spazi appuntamenti prestigiosi e di rilevanza internazionale”.
Grazie all’inserimento di alcune immagini viene trasmesso il gusto di un’epoca pervasa da un fermento rivoluzionario, nella cultura e nella politica, quella del Risorgimento Italiano, qui ricostruito dalla storica Angelica Zazzeri, quando il mondo dell’arte stava per essere messo in crisi da un’arte nuova a cui invece i Macchiaioli si avvicinano con curiosità: la fotografia, raccontata da Emanuela Sesti, storica della fotografia della Fondazione Alinari per la Fotografia di Firenze.