ROMA – L’evento viene realizzato in collaborazione con il Mibact. Per questa seconda edizione i direttori dei musei della rete AMACI hanno deciso di affidare all’artista Valerio Rocco Orlando la realizzazione di un progetto che, partendo dal concetto stesso di rete, cercasse di approfondire i legami sia tra i dipartimenti educativi dei musei associati sia tra i singoli musei, il loro territorio di appartenenza e il loro pubblico. Da questo input è nata OSMOSIS, un’opera d’arte partecipativa focalizzata sulla fruizione dei diversi e potenziali pubblici dei AMACI.
OSMOSIS rappresenta un momento di riflessione collettiva sulla responsabilità di un centro di produzione artistica oggi, per indagare il senso di ogni museo calato nel contesto della propria città, e, in generale, per verificare e analizzare la presenza di un sentimento di appartenenza rispetto all’arte contemporanea, i cui linguaggi vengono spesso percepiti con difficoltà nel nostro Paese.
Da settembre a dicembre 2015 Valerio Rocco Orlando ha viaggiato su tutto il territorio italiano visitando i musei della rete AMACI e ha intervistato i responsabili e gli operatori dei Dipartimenti Educativi sulle loro pratiche, esperienze, difficoltà e sui rapporti con il pubblico, per capire come vengono percepiti i musei e le loro funzioni sia all’esterno che all’interno delle loro mura. Da questi incontri è emersa una serie di domande che l’artista ha raccolto su un’unica tavola – dove si sono stratificate e sono entrate in relazione tra loro – e che saranno alla base delle attività che i Dipartimenti Educativi organizzeranno in occasione dell’Educational Day del 6 marzo.
L’obiettivo di OSMOSIS è quindi quello di attivare e mostrare, durante l’Educational Day, quel processo osmotico che sta alla base della vita di ogni museo e che prende vita nel momento in cui si oltrepassa la soglia d’ingresso dell’istituzione, spesso percepita come una linea di demarcazione tra l’arte all’interno e la realtà all’esterno.
L’Educational Day rimette, dunque, al centro la funzione educativa dei musei, in particolare d’arte contemporanea, e il loro imprescindibile legame con il territorio cui fanno riferimento, ribadendo che non sono asettici contenitori di oggetti, bensì luoghi vivi, aperti, inclusivi, che hanno un’importante responsabilità sociale nei confronti delle loro comunità di appartenenza.