NEW YORK – Canova’s George Washington, ovveroIl George Washington di Canova, è il titolo della mostra dedicata all’unica opera eseguita dal grande scultore veneto per l’America. Il progetto espositivo, presentato il 18 aprile a Venezia, a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, è stato ideato da Xavier F. Salomon, capo curatore della Frick Collection, in collaborazione con Mario Guderzo, direttore della Gypsotheca e Museo Antonio Canova e con la Venice International Foundation e la Friends of Venice Italy Inc.
Cristiano Corazzari, assessore alla cultura, ha spiegato: ”Si tratta di una iniziativa di altissimo valore culturale con cui celebrare, da una sponda all’altra dell’oceano, uno dei più grandi protagonisti di sempre dell’arte scultorea. Canova continua a essere un ambasciatore della cultura veneta nel mondo, un maestro la cui fama ed eccellenza varcarono i confini dei continenti quand’era in vita e che rimarrà per sempre figura simbolo di una terra che non solo custodisce un enorme patrimonio artistico, ma ha anche saputo esportare genio, bellezza e quegli straordinari valori di civiltà che appartennero alla Repubblica Serenissima e furono un modello per i nascenti Stati Uniti d’America”.
L’opera, che doveva rappresentare il primo presidente degli Stati Uniti d’America, venne commissionata ad Antonio Canova nel 1816 dal Parlamento della North Carolina su proposta di Thomas Jefferson, terzo presidente degli USA, ma anche architetto e uomo di cultura. Il monumento celebrativo, che rappresentava Washington nelle vesti di un condottiero romano, venne collocato nella State House di Raleigh, capitale della North Carolina, nel 1821, ma solo dieci anni più tardi un incendio lo distrusse, riducendolo in frammenti. Fortunatamente nella Gypsotheca e Museo di Possagno si conserva il modello originale in gesso a grandezza naturale eseguito da Canova nel 1818, che sarà il pezzo più importante di questa mostra che ripercorre la storia del capolavoro perduto, insieme a bozzetti preparatori, disegni e incisioni.
Xavier Salomon ha evidenziato: ”Se non fosse andata distrutta il Washington di Canova costituirebbe oggi senza dubbio uno dei principali tesori artistici degli Stati Uniti. L’obiettivo di questo progetto è ridare vita a uno tra i più importanti capolavori europei del XIX secolo che raggiunsero l’America quando la storia della nuova nazione era agli albori. La statua incarna uno dei primi rapporti tra Italia e Stati Uniti e attraverso questa mostra ci auguriamo di rinnovare tale amicizia”.
Mario Guderzo ha invece sottolineato: ”Questa iniziativa internazionale colloca Canova nella posizione che merita: il più grande interprete del Neoclassicismo. Ma conferma anche l’enorme valore della Gypsotheca e Museo di Possagno, suo paese natale, dove è conservata l’intera produzione di modelli originali di uno scultore che utilizzava una metodologia particolare nella creazione di opere in marmo: una palese attestazione del valore del patrimonio culturale della terra veneta”.