CUNEO – Il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo accoglie, dal 30 novembre, la mostra Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran Teatro delle città. Il progetto, nato dalla collaborazione tra la Fondazione CRC, Intesa Sanpaolo e le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, curato da Paola Nicita e Yuri Primarosa, porta in scena dodici capolavori di maestri che hanno reinventato il paesaggio urbano, trasformandolo in un soggetto pittorico denso di significati storici e culturali.
Il racconto della città tra Seicento e Settecento
Roma e Venezia, poli culturali ed emozionali del Grand Tour, diventano protagoniste della mostra attraverso le opere di Giovanni Antonio Canaletto, Gaspar Van Wittel, Bernardo Bellotto e Giovanni Paolo Pannini. Le città, che a cavallo tra Seicento e Settecento rappresentavano i vertici dell’attrazione europea, vengono restituite in immagini che intrecciano documentazione e visione, realtà e idealizzazione.

Tra le opere esposte, i lavori di Gaspar Van Wittel, olandese trapiantato a Roma, introducono il visitatore a una capitale ritratta con precisione ottica e sensibilità atmosferica. Dipinti come la Veduta di Roma dalla Piazza del Quirinale (1684) e la Veduta del Tevere a Castel Sant’Angelo (1683) rivelano la sua abilità nel rappresentare la monumentalità dell’architettura, catturando allo stesso tempo l’energia della vita quotidiana. Van Wittel è considerato il precursore del vedutismo, un linguaggio pittorico che influenzerà profondamente i suoi successori.

Accanto a lui, le opere di Giovanni Paolo Pannini, maestro del capriccio architettonico, mescolano archeologia e fantasia in scenografie dall’equilibrio perfetto. Tra i lavori esposti spicca il Capriccio con la statua equestre di Marco Aurelio (1745), un esempio raffinato della sua capacità di combinare elementi reali e immaginari per evocare una Roma classica e teatrale.
Venezia e la poetica della luce
Il percorso espositivo prosegue con Giovanni Antonio Canaletto, celebre per la capacità di rappresentare Venezia con una sensibilità luminosa senza eguali. Tele come la Veduta di Venezia con Piazza San Marco e le Procuratie (1735-1740) o la Veduta di Venezia con la Piazzetta (1741 ca) restituiscono un’immagine della città colta nel suo splendore. Canaletto descrive minuziosamente la topografia urbana, ma amplifica anche il potere evocativo delle sue vedute, creando un’esperienza visiva che cattura la complessità della vita veneziana.

Lo sguardo oltre i confini: Bellotto e l’Europa
A chiudere il percorso, le opere di Bernardo Bellotto, nipote e allievo di Canaletto, che espande i confini del vedutismo verso l’Europa centrale. I suoi dipinti, come La Piazza del Mercato della Città Nuova di Dresda (1747 ca), introducono una visione più malinconica e drammatica dello spazio urbano, grazie all’uso di una tavolozza fredda e a contrasti chiaroscurali più marcati. Bellotto documenta città come Dresda, Vienna e Varsavia con una precisione quasi scientifica, offrendo al contempo una lettura emotiva degli ambienti.

Un progetto sostenibile e coinvolgente
Il progetto di allestimento, pensato per integrare le strutture delle mostre precedenti, adotta soluzioni sostenibili per ridurre l’impatto ambientale, dimostrando come l’arte possa dialogare con temi contemporanei come l’ecologia e il riuso.
Accanto all’esposizione, sono previste visite guidate gratuite, audioguide in italiano e inglese, laboratori per le scuole e workshop dedicati a esplorare il linguaggio della pittura di veduta. Il coinvolgimento attivo del pubblico diventa un elemento centrale, in un’ottica di apertura e condivisione del patrimonio culturale.

Le opere in esposizione interpretano e reinventano l’immagine delle città, rendendole specchio del loro tempo e luogo di sperimentazione artistica. Cuneo, attraverso questo progetto, si propone come punto di riferimento per una narrazione culturale che sa coniugare tradizione e contemporaneità, locale e globale.
Vademecum
Complesso Monumentale di San Francesco
Via Santa Maria, 10, 12100 Cuneo CN
Orari
Martedì – venerdì: 15.30 – 19.30 (al mattino aperto su prenotazione per scuole e gruppi)
Sabato e domenica: 10.00 – 19.30Ingresso
Libero e gratuito
I possessori del biglietto di ingresso alla mostra avranno diritto ad accedere con tariffa ridotta alle
Gallerie d’Italia di Torino, Milano, Vicenza e Napoli, fino al 30 giugno 2025