NAPOLI – Conclusa la prima fase di restauro, il Mosaico di Alessandro, capolavoro custodito al MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, viene raccontato attraverso le nuove tecnologie, grazie a un sistema multicanale in 3D con contenuti aumentati ed uso del videomapping.
L’iniziativa dal titolo “Il Gran Mosaico”, che rientra nel più ampio progetto “Il Museo accessibile”, prevede in allestimento quattro contenuti multimediali (tre video ed un ologramma).
L’ideazione, i testi e il coordinamento scientifico del progetto sono a cura dei Servizi Educativi del MANN- Lucia Emilio (responsabile) con Elisa Napolitano, Angela Rita Vocciante e Annamaria Di Noia, mentre la realizzazione è stata affidata a Protom Group SpA: finalità del programma di interventi “Museo Accessibile”, coordinato dal prof. Ludovico Solima (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), è l’inclusione di diversi tipi di visitatori, con particolare riguardo alle persone sorde.
“Il MANN – ha spiegato Paolo Giulierini – è sempre più digitale e accessibile grazie a questo progetto prezioso che affianca lo storico restauro del mosaico di Alessandro, accompagnandoci in una nuova fruizione della sezione dei mosaici. Grande cura scientifica, nuovi linguaggi e tecnologie, attenzione per l’inclusione, sono le linee guida di questi progetti, circa venti, che, partendo dalla copertura wi-fi del Museo nel 2017, portano oggi al Museo la realtà aumentata, con il macedone che racconta in ologramma le sue imprese. E altre sorprese ci attendono”.
“Con questo progetto, il MANN conferma la sua propensione all’innovazione, sperimentando linguaggi e tecnologie innovative, in grado di migliorare ulteriormente la propria accessibilità nei confronti dei diversi pubblici ai quali il Museo si rivolge” – ha affermato il professor Ludovico Solima.
“Portabilità e mobilità sono le caratteristiche che rappresentano il nostro lavoro – ha spiegato Fabio De Felice, fondatore di Protom – nato con l’obiettivo di avvicinare a una nuova fase della vita di questi capolavori, caratterizzata dall’incontro con le tecnologie, anche persone con diverse abilità, in particolare i non udenti, attraverso il ricorso ai sottotitoli”.
Nell’allestimento multimediale sono presenti tre video: “Mosaico di Alessandro” racconta non solo il contesto in cui nasce l’opera, nella casa del Fauno di Pompei, ma anche la funzione che il capolavoro rivestiva all’interno della lussuosa domus e la specificità del soggetto rappresentato. Dal punto di vista tecnico, di particolare interesse è stata l’attività di modellazione e colorazione della Casa del Fauno, cui è seguita l’animazione del mosaico stesso; “Le tecniche del Mosaico” descrive, attraverso la produzione di modelli virtuali rappresentativi della sezione di un mosaico di epoca romana, la prassi di realizzazione del capolavoro in dettaglio, secondo quanto definito dalle fonti ed evidenziato dalla ricerca archeologica; “Il viaggio del Gran Mosaico” ripercorre le principali tappe storiche che portarono al distacco del capolavoro da Pompei ed al suo successivo arrivo al Museo.
Particolarmente suggestiva è l’indagine sui documenti di archivio (prima metà del XIX secolo) e sulle fotografie (decenni iniziali del XX secolo). La tecnologia del digital composing (VFX) permette di evidenziare parti di testo sulle scannerizzazioni dei documenti storici e di animare le foto, proprio come se scorresse una macchina da presa nel seguire il racconto. Tutti i video prevedono dei sottotitoli, elaborati ad hoc per un pubblico di non udenti; Luigi Spina e Giorgio Albano hanno fornito alcune immagini dei cortometraggi. In aggiunta a questi prodotti multimediali è stato realizzato un quarto contenuto, che rappresenta la battaglia di Isso tra storia e leggenda: ricalcando le tessere, è stato così realizzato un modello virtuale degli schieramenti, costituiti da centinaia di guerrieri delle due fazioni in uno scenario surreale, arido e polveroso. Con un movimento circolare a volo d’uccello, si raggiunge, così, il centro della scena: qui il fulcro emotivo della rappresentazione è costituito dallo scontro fra gli occhi di Alessandro e quelli del suo acerrimo nemico; sullo sfondo, tutti i personaggi, uomini ed animali, sono raffigurati come semplici silhoutte.
L’animazione prevede un sonoro, con un avvincente racconto della battaglia scritto proprio dal direttore del Museo, Paolo Giulierini: a questa suggestiva narrazione, Protom ha abbinato un avatar, inserito in una cornice olografica digitale con sistema light-field in grado di offrire un ampio raggio di percezione della stereoscopia senza bisogno di occhiali o speciali visori.
Le installazioni multimediali, da oggi fruibili in sezione, si combinano con il riallestimento delle sale dei Mosaici: pannelli ed apparati didascalici sono stati aggiornati, seguendo l’immagine coordinata scelta dal Museo.