FIRENZE – Dopo le polemiche suscitate in questi giorni in relazione al drappo nero posto sul David in Piazza della Signoria, il Sindaco di Firenze Dario Nardella replica alle critiche spiegando: “Con migliaia di morti in Ucraina e un dolore immenso c’è chi trova il tempo di fare polemiche. Fermo restando che non c’è nessuna censura e che il David di Michelangelo è ben visibile e custodito alla Galleria dell’Accademia, trovo certi commenti offensivi, inutilmente polemici e irrispettosi nei confronti della comunità ucraina presente con me in piazza della Signoria in un momento di grande dolore e cordoglio a causa della guerra”. Rispondendo poi al Direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, il primo cittadino afferma: “A proposito di arte ridicolizzata, fossi in Schmidt mi preoccuperei dei lavori infiniti agli Uffizi perché se c’è qualcosa che ridicolizza la città sono le indegne gru che sono lì da 30 anni” – ha concluso Nardella.
Nardella ha quindi ricordato che il drappo nero sul David di Michelangelo sarà tolto, come previsto, sabato 12 marzo, quando ci sarà la grande manifestazione europea per la pace.
Sulla questione è intervenuto anche Vittorio Sgarbi, che parlando all’AdnKronos, ha dichiarato: “La cultura unisce, quindi coprire una scultura non può che essere un atto eccezionale. Ma presumo che, essendo un atto non generale ma su una sola opera, e per di più una copia, significhi un lutto cittadino che testimonia una solidarietà. Non direi che di per sé l’atto è infondato, mi auguro che sia transitorio. Cioè che, dopo due giorni di lutto, l’opera ritorni a risplendere. Nel momento in cui non la vedi ne hai nostalgia e quindi è come dire una segnalazione di valore opposto a quello che si vuole intendere. E’ un modo come quelli di Christo per fare ricordare il monumento” – ha concluso Sgarbi.