FIRENZE – Il turismo culturale in Italia è una miniera d’oro e i numeri di questo settore risultano ancora in crescita. Questo quanto è stato evidenziato da Ciset – Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica, durante il secondo convegno “Fare turismo culturale oggi”, che si è tenuto nei giorni scorsi nell’ambito di TourismA a Firenze, manifestazione che si è conclusa domenica 24 febbraio 2019.
Il turismo culturale e il paesaggio culturale valgono una fortuna in Italia. 21 miliardi di euro, il 66% della spesa totale internazionale, a tanto ammonta l’introito che i turisti spendono per visitare i luoghi d’arte italiani.
Entrando nel dettaglio è risultato che 55 milioni sono stati i visitatori che nel 2018 hanno deciso di visitare i beni culturali statali (monumenti, musei, parchi archeologici etc). Una crescita del 44% in cinque anni rispetto ai 38 milioni del 2013.
Il trend positivo riguarda anche gli introiti che hanno registrato un incremento del +81% nello stesso arco temporale: da oltre 126 milioni di euro nel 2013 si è passati agli oltre 229 milioni del 2018. Positiva anche la dinamica del 2018 sul 2017: +11% i visitatori e +18% gli introiti. Le aree archeologiche hanno generato quasi metà dei visitatori e a beneficiarne sono soprattutto i circuiti che generano la maggior parte degli introiti (fonte Mibac).
Anche l’Istat ha confermato l’importanza crescente di questo segmento turistico in Italia, e i numeri parlano chiaro. Nel 2018 circa il 16,6% di vacanze in Italia è stato effettuato per svolgere esclusivamente attività culturali. A questa quota si deve aggiungere un altro 18,2% di soggiorni effettuato per conoscere le bellezze naturali del luogo. Insomma si tratta di quote importanti e a quanto pare il margine di crescita è ancora molto ampio.