ROMA – Tra gli eventi celebrativi del 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, l’Istituto Giapponese di cultura ospita dal 22 aprile al 4 giugno, la mostra VIVID MEISEN. In esposizione i kimono rappresentativi di epoche e aree del distretto tessile del Giappone centrosettentrionale, per l’esattezza di Ashikaga, Chichibu e Isesaki, divisi nelle sezioni tematiche: fiori, arti grafiche, motivi tradizionali, fauna, motivi di macchine e macchinari, poster bellezze d’epoca.
Il kimono meisen è nato con la modernizzazione del Giappone. Sebbene fin dall’antichità la seta fosse prodotta in molte località del Giappone, è a partire dal 1854, anno di apertura delle relazioni diplomatiche con l’estero, che la produzione registra un impulso decisivo. La seta grezza diviene il principale bene di esportazione verso l’Europa e gli Stati Uniti.
La grande quantità di bozzoli prodotti è inversamente proporzionale alla qualità, spesso inferiore o fuori standard; perciò, la merce non esportabile viene utilizzata dai sericoltori in tessuti ad uso familiare. Inizia così la storia del kimono meisen. In parallelo all’incremento dell’export della seta grezza, la vita dei giapponesi subisce un repentino e variegato stravolgimento a seguito dell’introduzione di novità di provenienza occidentale come cinema e caffetterie, balli e moda. Al cambio dello stile di vita corrispondono motivi e colori dei kimono nuovi, frutto dell’influenza dell’arte europea d’avanguardia
Il design originale del kimono meisen diviene inoltre in Giappone la risposta tessile alle correnti artistiche dell’epoca, ovvero impressionismo, cubismo, fauve e futurismo italiano. Nella prima metà del Novecento il kimono meisen riscuote un enorme successo in tutto il Giappone. Il meisen, abito dal design moderno a un prezzo abbordabile, incarna quindi un’idea popolare di estetica attiva e vigorosa.
La mostra VIVID MEISEN intende presentare la briosa società giapponese dell’epoca, attraverso gli splendidi colori dei kimono.
Vademecum
Dal 22 Aprile 2016 al 04 Giugno 2016
Roma, Istituto Giapponese di Cultura
Ingresso gratuito
Info: +39 06 3224754
gasperini@jfroma.it
http://www.jfroma.it