Velázquez alle Gallerie d'Italia a Napoli

NAPOLI – Dal 24 aprile al 14 luglio 2024, due capolavori di Diego Velázquez, l’Immacolata Concezione e San Giovanni Evangelista a Patmos, provenienti dalla National Gallery di Londra, sono in mostra alle Gallerie d’Italia a Napoli.

Si tratta di un evento che celebra il legame di collaborazione tra le Gallerie d’Italia e la National Gallery che, nello stesso periodo, ospiterà a Londra il Martirio di Sant’Orsola di Caravaggio, proveniente dalla collezione napoletana di Intesa Sanpaolo.

Confronto tra maestri

L’esposizione, intitolata Velázquez. Un segno grandioso, rappresenta un nuovo capitolo della rassegna “L’Ospite illustre”, che porta nelle sedi museali di Intesa Sanpaolo opere di rilievo da prestigiose istituzioni italiane e internazionali.

I due dipinti di Velázquez saranno affiancati da altre due opere raffiguranti l’Immacolata Concezione: una di Paolo Finoglio proveniente dal convento francescano di San Lorenzo Maggiore a Napoli e l’altra di Battistello Caracciolo conservata nella chiesa della Natività della Beata Maria Vergine a Roccadaspide, nel Cilento.

Mostra Velázquez. Un segno grandioso alle Gallerie d’Italia a Napoli – Foto di allestimento a cura di Fabio Sasso

Velázquez a Napoli: un legame profondo

I soggiorni di Velázquez a Napoli, nel 1629-1630 e nel 1649-1651, ebbero un ruolo fondamentale nella sua formazione artistica. L’influenza del naturalismo caravaggesco, l’incontro con la pittura locale e la vivace atmosfera culturale partenopea segnarono in maniera indelebile la sua opera.

«Due capolavori di Velázquez dalla National Gallery accolti a Napoli, mentre il nostro Caravaggio festeggia a Londra i duecento anni del prestigioso museo inglese, è circostanza straordinaria che nasce da un lungo legame di amicizia, scambio e condivisione. – Sottolinea Michele Coppola, Direttore Generale Gallerie d’Italia – Questa iniziativa evidenzia il riconoscimento del ruolo della Banca come grande attore culturale internazionale, confermando le Gallerie d’Italia tra i musei più aperti e dinamici di tutta Europa.»