LONDRA – “Juncture”, il nudo femminile del 1994 dell’artista 48enne Jenny Saville, andrà all’asta da Sotheby’s a Londra martedì 5 marzo, con una cifra di pre-vendita da record. L’opera è nata dallo studio dell’artista sulle teorie femministe del XX secolo e sul canone della ritrattistica tradizionale dominato in prevalenza da nudi maschili. Si tratta quindi di un dipinto che celebra il corpo femminile in un modo che ricorda le raffigurazioni delle donne nella tradizione della storia dell’arte e l’ossessione della società moderna per una perfezione senza tempo e per piccole proporzioni.
“Juncture” anticipa il punto di vista dal basso e lo sguardo rivolto verso il basso di altre tele monumentali di Saville, come “Branded” e “Propped”, entrambi del 1992. Quest’ultima, andata in asta lo scorso 5 ottobre 2018, sempre da Sotheby’s a Londra, ha stabilito un nuovo record d’asta per un’opera di un’artista vivente. E’ stata venduta infatti per 9,5 milioni di sterline, prezzo triplicato rispetto alla stima iniziale di 3 milioni.
All’asta londinese del 5 marzo sarà presentato anche un disegno a carboncino della stessa artista, datato 1990, con la stima di 100-150 mila sterline.
La “Contemporary Art Evening Auction” di Sotheby’s sarà introdotta, per la prima volta, da sette opere di artiste donne che affrontano il tema della corporeità e della forma femminile nei tradizionali dialoghi storici dell’arte.
Ci sarà: Rebecca Warren con “Fascia III”, che segna il debutto dell’artista in un’asta serale da Sotheby’s. L’opera è stimata 250-350 mila sterline. Tracey Emin con “I Think it’s in My Head”, stimata 500-700 mila sterline. “Untitled #9” di Agnes Martin, con la stima di 1.800-2.200 mila sterline; due opere di Louise Bourgeois: “Remembering“, con stima 700-1milione di sterline e la scultura “Torso, Self-Portrait”, stimata 1-1,5 milioni di sterline.