VENEZIA – La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, dopo 86 giorni di chiusura forzata dovuta all’emergenza sanitaria, vive attualmente uno dei suoi periodi più difficili da quando, nel 1980, ha aperto le porte al pubblico come museo, rendendo il suo inestimabile patrimonio artistico accessibile a tutti, per volontà della stessa mecenate e filantropa Peggy Guggenheim. Il museo veneziano si trova infatti a fronteggiare un ammanco di oltre 2 milioni di euro, vitali per la sua sopravvivenza, e quella delle sue innumerevoli attività.
Oggi Palazzo Venier dei Leoni, grazie a Peggy Guggenheim, che ne fece la sua abitazione per 30 anni e che fece del collezionismo la missione della sua vita, conservauno spaccato di storia dell’arte del XX secolo, rappresentato dai grandi capolavori di Umberto Boccioni, Alexander Calder, Salvador Dalì, Marcel Duchamp, Max Ernst, Leonor Fini, Alberto Giacometti, Grace Hartigan, René Magritte, Pablo Picasso, Jackson Pollock, Germaine Richier e moltissimi altri protagonisti dell’arte del Novecento, divenuto pubblico e visitabile. Conservare e preservare l’eredità di Peggy Guggenheim educando il pubblico al valore del processo artistico, come strumento di crescita personale e di sviluppo del pensiero critico: è questa la mission del museo che eleva l’arte a bene primario e collettivo, e in quanto tale da sempre aperto a tutti.
Affinché tutto questo possa essere mantenuto, il museo necessita di entrate costanti, le cui fonti principali sono la biglietteria e i due Museum Shop, essendo la The Solomon R. Guggenheim Foundation, di cui la Collezione Peggy Guggenheim è sede italiana, una fondazione no profit senza scopo di lucro.
In questa “fase due” la graduale riapertura, con ingressi contingentati, e dunque fortemente ridotti, a cui è stato dedicato tutto il personale museale disponibile, non ha risolto il problema del museo.
Inoltre la mostra temporanea Migrating Objects rimane chiusa, la pubblicazione dei cataloghi è sospesa e la programmazione espositiva prevista per i mesi a venire deve essere rivista, senza conferme certe. Il volere del museo è poter tornare alla riapertura 6 giorni su 7, garantire le mostre temporanee, assicurare l’ingresso gratuito per i bambini fino ai 10 anni, così come la gratuità per una serie di servizi rivolti ai visitatori, come gli Art Talk, i Public Programs, i Kids Day, le attività destinate al pubblico della 4° età, ai non vedenti, alle scuole di ogni ordine e grado del Veneto. Ma da solo non ce la può fare: se è vero, facendo eco a Fedor Dostoevskij, che “la bellezza salverà il mondo”, oggi è il mondo che deve salvare la bellezza.
Per questo ora la Collezione Peggy Guggenheim si rivolge a chi nel mondo condivide questi stessi valori e questa visione, avviando una straordinaria campagna di raccolta fondi, “Insieme per la PGC”, per far sì che questo immenso patrimonio artistico, così come il suo potere educativo e trasformativo, che vive attraverso i suoi innumerevoli programmi e attività, rimanga anche in futuro integro, pubblico e aperto a tutti.