PARIGI – Sabato 22 maggio apre le porte la Bourse de Commerce, il nuovo museo di Parigi volutoda François Pinault – fondatore della holding Artemis e di Ppr, oggi gruppo Kering, che comprende brand di lusso come Gucci, Yves Saint Laurent e Balenciaga. Il Museo si inscrive all’interno di una rete internazionale insieme alle sedi espositive di Palazzo Grassi e Punta della Dogana a Venezia.
Al suo interno sono raccolte più di 10 mila opere di circa 350 artisti, provenienti da tutto il mondo, che propongono al visitatore un punto di vista particolare e inedito sull’arte della nostra epoca attraverso lo sguardo del collezionista.
L’edificio settecentesco è stato riattualizzato in chiave contemporanea dall’architetto giapponese Tadao Ando, che ha creato le condizioni per un dialogo tra l’architettura e il suo contesto, tra il patrimonio e la creazione contemporanea, tra il passato e il presente.
L’edificio della Bourse de Commerce dal 1767 sorge sul sito la Halle au Blé (Mercato del grano): per la sua forma circolare la costruzione ‘rivoluzionaria’, capolavoro del periodo illuminista, si inscrive nel filone delle ricerche dell’architettura utopistica della fine del XVIII secolo ispirate all’antichità e nel 1812 venne completata da una splendida cupola metallica, la prima al mondo di queste dimensioni. L’edificio, ricostruito nel 1889 per l’Esposizione universale, di cui costituisce insieme alla torre Eiffel una delle realizzazioni simbolo, divenne infine la Bourse de Commerce.
La Bourse è aperta a ogni forma di espressione artistica: pittura, scultura, fotografia, installazioni, video, opere sonore, performance, tanto alle opere che costituiscono già la storia dell’arte contemporanea quanto agli artisti emergenti. Esposizioni collettive e tematiche, esposizioni personali, incarichi progetti ‘carta bianca’, ma anche incontri, conferenze, concerti.
Al terzo piano, sotto il tetto di zinco e ardesia, sorge , il ristorante “La Halle aux Grains”, prima tavola parigina della celebre coppia di chef francesi Michel e Sébastien Bras. Il ristorante, oltre alla cucina d’autore, propone una incantevole vista sul cuore di Parigi, dal giardino Nelson Mandela al Centre Pompidou, dalla Canopée des Halles alla celeberrima chiesa di Saint-Eustache.