LA SPEZIA – Nel 2025 la Fortezza Firmafede di Sarzana si conferma come uno dei principali centri espositivi della regione, ospitando una programmazione di alto livello dedicata sia ai grandi maestri del ‘900 sia agli artisti contemporanei. Uno spazio storico che, grazie a recenti interventi di restauro curati dalla Direzione Regionale Musei Nazionali Liguria, è tornato a essere un punto di riferimento per la città e per il panorama culturale nazionale.
Con 850 mq di spazi espositivi, una grande piazza d’armi di 1000 mq e ambienti adatti a esposizioni, convegni e installazioni, la Fortezza si propone come una piattaforma per il dialogo tra epoche, linguaggi e sensibilità artistiche diverse.
Giorgio de Chirico alla Fortezza Firmafede
A partire dal 22 marzo 2025, la Fortezza ospita la mostra Giorgio de Chirico. La Metafisica della creazione, a cura di Lorenzo Canova. Un’esposizione, prodotta e organizzata dall’Associazione Metamorfosi, in collaborazione con il Comune di Sarzana e la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, che attraversa gli ultimi dieci anni di produzione dell’artista, periodo in cui la sua ricerca assume una nuova vitalità e si arricchisce di stratificazioni inedite.
Cinquant’anni dopo la sua scomparsa, de Chirico continua a dimostrare la capacità di reinventarsi, sfuggendo a qualsiasi tentativo di classificazione rigida. Lontano dalla semplice ripetizione delle sue intuizioni giovanili, il maestro sviluppa negli ultimi decenni della sua vita una visione lucida e raffinata, dove le forme della prima Metafisica si ibridano con le suggestioni degli anni Venti e Trenta, dando vita a una nuova sintesi espressiva.
Le opere in mostra
Tra le opere in mostra, provenienti dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma, spiccano le litografie nate dalla collaborazione con Alberto Caprini, che testimoniano l’interesse dell’artista per la traduzione grafica delle proprie idee pittoriche. Con un fare quasi archeologico, de Chirico riprende e trasforma le figure dei suoi manichini, i trovarobe, le muse e le architetture enigmatiche, caricandole di nuove tensioni e prospettive.
“La Fondazione de Chirico, nei suoi compiti scientifici, – evidenzia Paolo Picozza, Presidente Fondazione Giorgio e Isa de Chirico – ha il dovere di promuovere e far conoscere meglio tutta l’opera dell’artista e, in questo senso, la sua produzione grafica va apprezzata come un aspetto assolutamente non secondario della sua produzione, anzi come una branca speciale della sua ricerca, che presenta moltissimi spunti di grande libertà creativa. I saggi in Catalogo di Lorenzo Canova, Piernicola Maria Di Iorio e Maria Stella Margozzi permettono di comprendere meglio l’eccelsa arte del Pictor Optimus“.
Il Trovatore, uno dei suoi soggetti più celebri, torna qui in versioni inedite, come Il Trovatore con lo spadino del 1975, mentre L’Architetto metafisico (1970) riprende la figura del Vaticinatore, stabilendo un ponte tra le sue diverse stagioni creative. Non mancano richiami a temi ricorrenti della sua iconografia, come il sole nero, che affiora in opere come Sole spento e luna crescente e Sole sul tempio (1969), metafore di una malinconia senza tempo.


Photo Gaia Schiavinotto
Lorenzo Canova, curatore della mostra, sottolinea:
“Le nuove visioni di un grande maestro, un momento fervido di creatività e di sperimentazioni, una ricerca fondata sull’intreccio tra differenti forme espressive: questa mostra presenta una selezione di cinquanta opere legate all’intenso e felice periodo della Neometafisica di Giorgio de Chirico. Questa fase si è sviluppata negli ultimi dieci anni di vita dell’artista e lo ha visto realizzare opere caratterizzate da una nuova e brillante fase di ideazioni e rivelazioni, in cui ha reinterpretato il proprio periodo metafisico giovanile mescolandolo con le suggestioni dei lavori degli anni Venti e Trenta”.
Dipinti e sculture: la tridimensionalità della Metafisica
A completare il percorso espositivo, alcuni dipinti significativi della fase neometafisica, come L’Astrologo (1970) e Il Contemplatore (1976), e una selezione di sculture che testimoniano il costante dialogo dell’artista con la tridimensionalità.
La scultura, già presente come elemento centrale nelle sue tele metafisiche, assume in questi anni un’autonomia nuova, culminando in opere come Gli Archeologi (Oreste e Pilade) (1966) e Le muse inquietanti (1968), entrambe esposte a Sarzana.
De Chirico ha, infatti, esplorato il linguaggio plastico con la stessa profondità con cui ha affrontato la pittura e la grafica. La scultura gli ha permesso di dare una nuova vita ai suoi personaggi metafisici, rendendoli quasi tangibili pur nella loro straniante enigmaticità.
Un’eredità artistica ancora viva
La mostra non si limita a un’indagine sul maestro della Metafisica, ma si inserisce in un contesto più ampio che intreccia il presente con la sua eredità.
“Siamo grati a tutti coloro che contribuiscono a mantenere viva l’eredità di de Chirico, rimarcandone la profonda contemporaneità”, afferma Pietro Folena, Presidente di MetaMorfosi. “Si tratta, senza dubbio, di un gigante dell’arte globale del Novecento, che oggi esprime una formidabile forza di attrazione.”Quello di MetaMorfosi è un invito a immergersi nei colori e nelle forme di un Maestro che ha saputo dare espressione pittorica e artistica alla metafisica dell’arte e della vita”.
La Fortezza Firmafede come polo culturale
Nelle sale della Fortezza Firmafede trovano spazio anche due mostre contemporanee:
- Big Sur Painting Series (fino al 21 aprile 2025) dell’artista sarzanese Ivan Vitale Lazzoni, a cura di Luca Nannipieri, che esplora il concetto di isolamento attraverso una pittura densa e stratificata.
- Tutto il mare in una buca (dal 25 aprile all’8 giugno 2025) di Alessandra Gasparini, un’indagine sulla memoria e sull’identità attraverso il linguaggio pittorico.
L’attualità di de Chirico
Cristina Ponzanelli, sindaco di Sarzana, spiega l’importanza di questa operazione culturale:
“Sarzana è, da sempre, città capace di unire la profondità della propria storia con la vivacità della contemporaneità. Oggi quel percorso prosegue, unendo una mostra di spessore nazionale di un grande maestro dell’arte come Giorgio De Chirico ad importanti artisti locali come Vitale Lazzoni e Alessandra Gasparini, valorizzando la nostra Fortezza Firmafede come spazio espositivo. La nostra città continua a consolidare la sua vocazione culturale, creando spazi in cui il passato e il futuro si incontrano e dialogano”.
In un luogo come Sarzana, dunque, la presenza di de Chirico assume un significato ulteriore. La sua capacità di muoversi tra epoche e stili, di ripensare incessantemente le proprie forme e di mantenere intatta la propria enigmatica essenza, continua a dialogare con la sensibilità artistica di oggi. E forse è proprio in questa continua reinvenzione che risiede il segreto della sua attualità.
La mostra di de Chirico – sottolinea l’Assessore alla Cultura Giorgio Borrini – “si inserisce idealmente in un percorso che ha visto la Fortezza Firmafede diventare uno degli spazi espositivi più conosciuti e prestigiosi del nostro territorio. Da sempre Sarzana è forte di un’identità culturale solida, radicata, riconoscibile, ma da anni è anche impegnata a proporsi dinamica, attrattiva, capace di stimolare il pensiero e di arricchire il dibattito culturale“.
Vademecum
L’inaugurazione della mostra di Ivan Vitale Lazzoni si terrà sabato 22 marzo alle ore 17, mentre della mostra di Giorgio de Chirico alle 18. Per l’occasione, le mostre saranno aperte al pubblico, con un’apertura straordinaria della Fortezza, dalle 19 alle 22.
Per informazioni
Piazza Cittadella, Sarzana (SP)
Orari primavera
Da martedì a venerdì
10:00-12:00
15:00-19:00
Sabato, domenica e festivi
10:00-19:00
(inclusi Pasqua, Pasquetta, 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno)
Orario estate
(21 giugno – 21 luglio)
Da martedì a domenica
10:00-12:00
17:00-22:00
Biglietti
Intero € 14,00
Ridotto €8,00
(giovani dai 6 ai 25 anni, universitari, anziani oltre i 65 anni, diversamente abili, residenti a Sarzana, insegnanti, militari e forze dell’ordine, personale MIC e comune di Sarzana)
Kit family 3 persone €24,00
Kit family 4 persone € 32,00
Gratuito
(bambini sotto i 6 anni, giornalisti, guide turistiche, soci ICOM, accompagnatori diversamente abili)