AREZZO – In occasione del finissage “Lapidarium: dalla parte dei vinti”, la mostra organizzata dalla Fondazione Guido d’Arezzo in collaborazione con il Comune di Arezzo, che da giugno 2018 a febbraio 2019 ha portato nel cuore della città toscana le monumentali sculture di Gustavo Aceves, viene presentato domenica 17 febbraio, alle ore 17.00, il catalogo che documenta l’evento espositivo itinerante.
Il volume, promosso dalla Fondazione Guido d’Arezzo ed edito con il contributo della Biblioteca della città di Arezzo, è stato realizzato dall’architetto e fotografo Andrea Sbardellati e curato da Roberto Barbetti e Francesco Buranelli. L’opera si compone di 36 tavole singole che propongono una coinvolgente carrellata di fotografie, stampate in grandi dimensioni (cm. 31×40) e raccolte in un cofanetto prezioso che contiene anche un inserto dedicato ai testi con i contributi di Alessandro Ghinelli, Alessandro Artini, Roberto Barbetti, Francesco Buranelli, Jorge Juanes, e Andrea Sbardellati.
Lo sguardo di Sbardellati offre la possibilità di percorrere una sorta di viaggio spirituale, da compiere in silenzio con lo sguardo pronto a cogliere nuova bellezza in luoghi antichi, dove linee e forme si intersecano e acquisiscono altri significati. Il dialogo creato tra gli scorci cittadini e la scultura del maestro messicano. Una narrazione mai scontata quella di Sbardellati, le sue fotografie pur rigorose, travalicano il puro intento documentaristico e regalano emozione e poesia.
“Il passaggio da Arezzo dei cavalli di Gustavo Aceves – dichiara il Sindaco Alessandro Ghinelli, che è anche presidente della Fondazione Guido d’Arezzo – ha consentito alla città di compiere ancora un passo in avanti nel proprio percorso di affermazione come luogo d’arte privilegiato, capace di esaltare la bellezza grazie anche all’armonia e alla suggestione dei suoi spazi e delle sue architetture. Ne rimarrà memoria in questa opera editoriale unica e preziosa, nel quale l’espressività dell’arte e la suggestione dei luoghi e delle architetture che l’hanno custodita trovano la loro sintesi perfetta”.
Il volume è stampato dalle Grafiche Badiali di Arezzo.
L’ingresso alla presentazione del volume è libero.