ROMA – Andranno all’asta da RR Auction le fotografie di Yōsuke Yamahata che raccontano l’orrore che sconvolse Nagasaki il 9 agosto del 1945. Yamahata era un fotografo militare giapponese che, dodici ore dopo il lancio della bomba atomica sulla città di Nagasaki, si recò sul posto per documentare la devastazione, scattando centinaia di foto a testimonianza di un orrore inqualificabile. Immagini sconvolgenti, un vero e proprio massacro tra macerie, cadaveri e paesaggi devastati, senza contare la tragedia dei sopravvissuti.
Con mezzi piuttosto limitati Yamahata riuscì a cogliere il senso o meglio il non senso di questo inenarrabile dramma. Lo stesso fece per Hiroshima. Tutti gli scatti realizzati dal fotografo vennero sequestrati dalle truppe americane su ordine di Eisenhower e MacArthur. Le foto dunque scomparvero e rimasero secretate finché alcune non riapparvero solo dopo la fine dell’occupazione americana, sulla rivista “Life“. Era il 29 settembre del 1952. Lo stesso anno furono pubblicate in un libro dal titolo Kiroku-shashin: Genbaku no Nagasaki ed alcune di esse anche in una esposizione del 1955 e in un libro dal titolo “The Family of Man“. Yamahata morì nel 1965 a causa di un cancro contratto probabilmente per l’esposizione alle radiazioni. Dopo la sua morte i negativi delle foto furono restaurati e alcune stampe furono esposte a San Francisco, New York e Nagasaki per commemorare il 50esimo anniversario dal lancio della bomba. Le fotografie di Yamahata furono definite dal “New York Times” come “le immagini più potenti mai realizzate”, sono infatti effettivamente di una potenza espressiva senza pari.
Oggi queste foto, di cui alcune inedite, sono tornate nuovamente alla luce. Si tratta di 24 scatti di assoluto valore storico. La casa d’aste americana che le metterà in vendita le ha stimate per un valore che oscilla tra i 38 e i 50 mila dollari.
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