ROMA – “Le tre sorelle”, opera in bronzo della celebre artista lituana Antonietta Raphaël Mafai, è stata donata al Museo della Shoah di Roma dalla figlia Giulia Mafai, in ricordo delle bambine ebree mai più tornate dai campi di sterminio.
L’opera verrà svelata domenica 6 settembre in occasione della XXI Giornata Europea della Cultura Ebraica. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, presso il cui Museo della Scuola Romana a Villa Torlonia la scultura è stata esposta in forma di comodato d’uso per molti anni.
La scultura del 1936, già esposta alla Mostra Sindacale del Lazio dello stesso anno, ritrae le tre figlie dell’artista in un momento di intimità: Myriam la piu grande di 10 anni legge un libro ad alta voce e le sue sorelle Simona di 8 anni e Giulia di 6 la ascoltano attente.
“Un gesto semplice e sereno, ripetuto chissà quante volte nelle case ebraiche” – commenta Giulia Mafai. “La storia potrebbe finire qui, invece il dramma è alle porte: nel 1938 vengono emanate le leggi razziali e in tutte le case ebraiche viene distrutta ogni certezza, ogni dolcezza, il sogno di un futuro. Al ricordo delle vite distrutte prima ancora di incominciare a vivere, alla memoria di tutto quello che poteva essere e che per crudeltà umana è stato distrutto poniamo questo ricordo”.
Nata a Kovno (Lituania) nel 1895 circa, ultima di undici figli, Antonietta Raphaël si trasferisce ancora piccola a Londra dopo la morte del padre, il Rabbino Simon. Qui studia musica, si diploma in pianoforte alla Royal Academy e apre una scuola di solfeggio nell’East End. Giunge a Roma nel 1924, frequenta i corsi all’Accademia di Belle Arti, inizia a dipingere e conosce Mario Mafai con cui inizia un intenso sodalizio artistico e da cui avrà tre figlie, Miriam (1926), Simona (1928) e Giulia (1930).
Definita dal critico d’arte Roberto Longhi la sorellina di latte di Chagall, la Raphaël fece patrimonio del ricco bagaglio di ritualità e suggestioni ebraiche, che lasciò emergere nella sua produzione artistica.