ROMA – La mostra, nata da un’idea di Claudio Parisi Presicce e curata da Lucrezia Ungaro, Marina Milella e Simone Pastor, espone una serie di preziosi oggetti dell’antica Roma che restituiscono l’idea di come marchi e simboli impressi su vetri, piatti, lucerne, botti e anfore, circondassero gli antichi romani, caratterizzandone anche l’appartenenza sociale. Marchi, loghi, firme distintive dei produttori e dei commercianti erano infatti impressi sulla maggior parte degli oggetti in uso e non solo, visto che esisteva anche il terribile costume di marchiare con “signa” anche schiavi o condannati.
Una mostra dedicata dunque al “marchio”, quel complesso sistema di simboli identificativi e di riproduzione di valori e di esperienze che risalgono all’origine dell’uomo e che ha percorso anche la complessa storia economica e sociale dell’antica Roma. Marchi di produzione e di possesso nella società antica, provenienti da prestigiosi musei romani ed internazionali, tra i quali vanno menzionati in particolare il Römisch-Germanisches Museum der Stadt Köln (Germania, Colonia), l’Arheološki muzej u Splitu (Croazia, Spalato) e il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.
Come spiega Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali, nel testo in catalogo: “Il marchio ha origini antichissime. Esiste da quando esiste l’uomo e prima di divenire, quale anche oggi è, contrassegno visibile di prodotti industriali e aziende commerciali, ha svolto funzioni diverse di categorizzazione per classi: di materie prime, di oggetti, di animali, di uomini. Con ferro rovente veniva marchiato il bestiame ad attestarne la proprietà o anche per distinguere i capi infetti da quelli sani. Stesso trattamento veniva riservato agli schiavi e ai delinquenti per stigmatizzarli socialmente. Marchio infamante, dunque, ma anche segno, traccia visibile dell’appartenenza a una tribù, comunità o gruppo etnico, impronta sul corpo che diventa luogo di contrassegni e di codici rivelatori”.
Il percorso espositivo, animato da apparati multimediali, da un sistema di comunicazione dedicato anche ai più piccoli e da un fitto calendario di attività didattiche, si divide in due macro sezioni.
Nella prima viene analizzato l’aspetto “industriale” del marchio, facendo particolare riferimento a marchi e signa di officinatores (impresari) e di mercatores (commercianti) lasciati su numerose categorie di prodotti come, ad esempio, i bolli laterizi, prova anche della vitale attività imprenditoriale delle donne romane, vetri e lucerne, coppe e piatti in ceramica e terracotta.
Alla seconda macro sezione, dedicata alla produzione e al commercio marittimo, appartengono botti, anfore e alcuni marmi segnati dai cavatori.
MADE in Roma è dunque un viaggio che dall’antico apre uno sguardo sul mondo moderno. L’ultima sezione, infatti, approfondisce come il concetto di marchio sia giunto fino a noi. Qui verranno analizzati in particolare i marchi di forma dei primi prodotti artigianali, il design del logo industriale e l’utilizzo della forma del prodotto come veicolo di memoria del suo creatore.
L’esposizione è promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
La mostra, che già comprende un’importante serie di oggetti provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, avrà una seconda tappa nella città friulana. Voluta e sostenuta dalla Fondazione Aquileia, l’esposizione si terrà a Palazzo Meizlik e il suo titolo sarà “MADE in Roma and in Aquileia“, mettendo in particolare risalto i pezzi provenienti dall’antica città romana e dalle località vicine.
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Vademecum
MADE in Roma. Marchi di produzione e di possesso nella società antica
Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali
13 maggio – 20 novembre 2016
Via Quattro Novembre 94 – Roma
Orari:
Tutti i giorni ore 9.30-19.30
La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti
Biglietto integrato Mercati di Traiano + Mostra per i non residenti a Roma: € 14,00 intero; € 12,00 ridotto
Biglietto integrato Mercati di Traiano + Mostra per i residenti a Roma: € 12,00 intero; € 10,00 ridotto
Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.