ROMA – Lo spirito leggero e al contempo profondo di Marcello pervade lo spazio espositivo. È un viaggio attraverso le origini, la famiglia, la vita dell’attore, il successo: «Ci siamo uniformati alla profondissima leggerezza di Marcello; durante l’esposizione è come stare con lui in una serata tra amici intimi», riflette il curatore Gian Luca Farinelli.
La mostra si apre con un grande elogio agli artisti che lui amava: Gary Cooper, Vittorio De Sica, Anna Magnani, Totò, Greta Garbo, Clark Gable, Fred Astaire. Emblema dell’inizio del percorso – ricorda Farinelli – «è la misura di Marcello, che è quell’assoluta umiltà, l’essere un attore completamente privo di vanità». Si attraversano poi le origini familiari, l’estrazione popolare e l’infanzia in Ciociaria, a Fontana Liri, fino all’approdo a Cinecittà: “la fortezza dei sogni” – come la definiva Mastroianni. Da qui l’esposizione si compone con più di seicento fotografie, molte delle quali inedite, e quasi un’ora tra citazioni e interviste. Il teatro, la scoperta di Marcello da parte di Enzo Amendola al C.U.T. (il Centro Universitario Teatrale) e l’incontro con Luchino Visconti. Un tram chiamato desiderio di Tenessee Williams nel 1948 e l’approdo cinematografico, dalle comparsate al primo ruolo di rilievo: Domeniche d’agosto di Luciano Emmer nel 1950.
Con Le notti bianche di Visconti (1957) Mastroianni fa il salto di qualità, tanto che il regista, nella celebre scena di ballo – spiega Farinelli – «lo lascia libero di recitare con tutto il corpo» proprio come egli amava fare. E poi il cinema d’autore con Mario Monicelli, Dino Risi, Mario Camerini, Carlo Lizzani e Alessandro Blasetti (arguto ideatore della coppia con Sophia Loren).
Da questo momento l’esposizione ci mostra Mastroianni in tutto il suo essere. Nella sua profondissima leggerezza. «In un momento come questo, quella caratteristica di Marcello, il coniugare la leggerezza al talento e la profondità – ricorda Roberto Cicutto, presidente di Luce Cinecittà – sono il fulcro di una vita e di un impegno, civile e politico», che lascia un segno nella società. Quel modo in cui va ad interpretare “un italiano nuovo”, non più prevaricatore ma capace di duettare e di dimostrarsi, talvolta, addirittura soggiogato nella coppia con la Loren. Dopo il 1960, con il successo di La dolce vita Mastroianni è consacrato come sex symbol. «Quando Marcello capisce che gli chiedono tutti di interpretare il latin lover – ricorda il curatore – lui decide di fare l’inverso; per tutta la vita giocherà così: al contrario».
Nelle foto anche il rapporto con la Loren e il lungo viaggio con Federico Fellini: la profonda amicizia è ritratta negli scatti giocosi, nei tentativi del regista di mostrare a Marcello come interpretare le scene. Poi la sequenza della fontana con Anita Ekberg che mostra tutta la complessità di quell’unica scena passata, come nessun’altra, alla storia.
La mostra si conclude poi con la carriera estera di Mastroianni: l’ultima tournée teatrale (Le ultime lune), il film di Manoel de Oliveira, uscito postumo, fino a Mi ricordi, sì, io mi ricordo – documentario testamento girato dalla compagna di Marcello, Anna Maria Tatò – che Cicutto definisce uno dei lavori più riusciti della sua carriera di produzione e di distribuzione. Mi ricordi, sì, io mi ricordo è il filo conduttore della mostra e soprattutto è il grande testamento che l’attore ci ha lasciato: un racconto di un Marcello senza filtri. Un racconto di grande intimità.
Foto di Camilla Folena
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Vademecum
Museo dell’Ara Pacis – ingresso via di Ripetta 180, Roma
Dal 26 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019
Tutti i giorni ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Info: 060608 (tutti i giorni ore 9.00-19.00) – www.arapacis.it
Biglietto “solo mostra”
• 9,00 euro intero
• 7,00 euro ridotto
• 4,00 euro speciale scuola ad alunno (ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni)
• 22,00 euro biglietto speciale “Famiglie” (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni)
Biglietto integrato Museo dell’Ara Pacis + mostra
• 15,00 euro intero per i non residenti a Roma
• 11,00 euro ridotto per i non residenti a Roma
• 14,00 euro intero per i residenti a Roma
• 10,00 euro ridotto per i residenti a Roma
Per i possessori della MIC Card l’Ingresso al museo è gratuito, potranno pertanto accedere alla mostra pagando il biglietto “solo mostra” secondo la tariffaziono sopra indicata
Promossa da: Roma Capitale –
Assessorato alla Crescita culturale, Sovraintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Coprodotta da Cineteca di Bologna
Con il contributo del Ministero per i Beni e le attività culturali
In collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà
Coordinamento organizzativo Equa di Camilla Morabito
Servizi museali Zètema Progetto Cultura
Sponsor Acea, Roberto Coin, Igea Banca, Sorgente Group
Con il contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane
media partner Il Messaggero