HAIKOU – Un ponte culturale tra il Mediterraneo e il Mar Cinese Meridionale prende forma con la mostra “Between the Two Seas. Archaeology tells of Apulia”, che inaugura il 20 marzo, presso il Museum of the South China Sea di Hainan. Un progetto di ampio respiro promosso dalla Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale e dall’Art Exhibition Center di Pechino, in collaborazione con istituzioni museali e accademiche di primo piano, tra cui il Museo archeologico nazionale di Taranto (MArTA), il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo.
Un percorso tra reperti inediti e archeologia subacquea
Curata da Rita Auriemma e Stella Falzone, la mostra porta in Cina 131 reperti provenienti dalle collezioni del MArTA, molti dei quali mai esposti prima, insieme a materiali del Parco Archeologico e Museo Nazionale di Egnazia, del Museo Ribezzo di Brindisi, del Museo Castromediano di Lecce e della Direzione Regionale Musei di Puglia. Un insieme di testimonianze che racconta l’eccezionale centralità della Puglia nei traffici marittimi dell’Antichità, grazie alla sua posizione strategica “tra due mari”, l’Adriatico e lo Ionio.
Oggetti di uso quotidiano, elementi decorativi e reperti recuperati dai fondali marini offrono una lettura stratificata della regione come crocevia culturale. Il Museum of the South China Sea, che ospita la mostra, è un luogo simbolico per questo confronto: raccoglie e conserva testimonianze di naufragi e commerci avvenuti lungo le rotte asiatiche, consentendo un’opportunità di dialogo tra le civiltà mediterranee e orientali.
Cooperazione culturale e turismo esperienziale
L’iniziativa si inserisce in un ampio progetto di cooperazione internazionale promosso dalla Regione Puglia e dal Cultural Exchange Center, un’agenzia governativa cinese impegnata nel sostegno agli scambi culturali con i principali musei del paese. La mostra non solo rafforza i legami tra Italia e Cina nel campo della ricerca archeologica, ma mira anche a valorizzare un modello di turismo culturale sostenibile, attento ai territori, alle loro storie e al patrimonio che custodiscono.
Attraverso la riscoperta delle rotte commerciali e delle connessioni tra mondi apparentemente distanti, “Between the Two Seas” invita a riflettere sulle interazioni che hanno plasmato le civiltà, riconoscendo nel mare non una barriera, ma una connessione tra popoli e culture.