MILANO – L’edizione 2025 di MIA Photo Fair BNP Paribas ospiterà un progetto straordinario dedicato alla conservazione e alla digitalizzazione di un patrimonio fotografico unico al mondo: I Giganti di vetro, ovvero 170 negativi su lastra di vetro al collodio e alla gelatina, di formato eccezionale, spesso superiore al metro di lato.
Promosso da Art Defender in collaborazione con la Fondazione Alinari per la Fotografia, il Gruppo Panini Cultura e Jumbo System, questo intervento segna una tappa fondamentale nella riscoperta e valorizzazione di una parte ancora sconosciuta degli Archivi Alinari. Le lastre, realizzate nella seconda metà dell’Ottocento e rimaste finora invisibili a causa della loro fragilità, raffigurano capolavori dell’arte italiana, architetture storiche e paesaggi, offrendo una testimonianza visiva di inestimabile valore.
Un patrimonio che diventa pubblico
Dopo oltre un secolo custodite presso lo Stabilimento fotografico di Largo Alinari a Firenze, nel 2019 l’intero patrimonio Alinari, composto da cinque milioni di oggetti fotografici, è stato acquisito dalla Regione Toscana e trasferito nei caveau di Art Defender a Calenzano. Qui, la Fondazione Alinari per la Fotografia, istituita nel 2020, ha avviato un ampio programma di conservazione, restauro e digitalizzazione. La digitalizzazione di una selezione di queste lastre, condotta da Haltadefinizione con tecnologia gigapixel, rappresenta la prima operazione in Italia su materiali di tali dimensioni.
Un’esperienza immersiva a MIA Photo Fair 2025
Lo stand A20 accoglierà un allestimento innovativo che unirà stampe fine art e riproduzioni a grandezza naturale delle lastre, permettendo ai visitatori di ammirare per la prima volta questi capolavori. Tra le immagini digitalizzate spiccano il San Giorgio di Donatello in Orsanmichele, il Mosè di Michelangelo in San Pietro in Vincoli a Roma, il Cortile del Bargello a Firenze e una veduta di Venezia.
Parallelamente, venerdì 21 marzo alle ore 17.00, un incontro nell’area Talk approfondirà le diverse fasi del progetto. L’Opificio delle Pietre Dure illustrerà il complesso intervento di pulitura e restauro di 70 lastre, operazione di grande rilevanza scientifica per la comprensione delle tecniche fotografiche ottocentesche. Il Presidente della Fondazione Alinari per la Fotografia, invece, racconterà il valore di questo progetto, parte di un più ampio piano di digitalizzazione promosso dalla Regione Toscana e finanziato dai fondi PNRR, che prevede la digitalizzazione di 90.000 negativi degli Archivi Alinari e Brogi entro il 2025.
Conservazione e innovazione
Art Defender e Gruppo Panini Cultura completeranno il racconto, esplorando le sfide legate alla conservazione di questi materiali rari e l’importanza della digitalizzazione per la loro valorizzazione futura. Dopo la scansione, le lastre saranno separate dalle camicie storiche e protette con nuove custodie su misura, realizzate da Jumbo System, garantendo la loro salvaguardia per le future generazioni.