MILANO – L’acronimo NoLo sta per“a Nord di piazzale Loreto”. Si tratta di un luogo recentemente entrato a far parte dell’elenco ufficiale degli 88 Nuclei di identità locale (Nil) della città. NoLo era ed è, nell’immaginario milanese, un quartiere difficile anche se grazie al toponimo, che ricorda il newyorchese SoHo (South of Houston Street), il distretto ha puntato su un tono “cool” e di tendenza. Debutta, proprio in questo spazio così particolare la prima edizione di BienNoLo, la biennale d’arte contemporanea.
Spiega Carlo Vanoni: “NoLo è un’area metropolitana prototipo di comunità che accoglie, si integra, si inventa modi di stare insieme, si riappropria degli spazi per vivere in un quartiere che ha già mutato pelle: da area disagiata a meta di giovani e creativi. È qui che abbiamo pensato di mettere in scena la prima biennale milanese”.
BienNoLo si presenta dunque come uno spazio d’arte temporaneo, urbano, metropolitano, centrale e periferico allo stesso tempo, che si trasformerà in un luogo di riflessione su temi legati alla sostenibilità ecologica. Circa una trentina saranno gli artisti che proporranno delle opere “transitorie”, “site-specific”, pensate proprio per questo spazio che ne diventa elemento strutturale. Opere che quindi non potrebbero esistere altrimenti, in altro tempo, in altro luogo, in altra dimensione.
La prima edizione della biennale ha per titolo “#Eptacaidecafobia”, una parola di origine greca che sembra uno scioglilingua dal suono misterico e inquietante. L’eptacaidecafobia è invece un tema caratteristico della cultura folklorica e del costume italiano: è la paura del numero 17.
Nel mese di aprile, prima del debutto di BienNoLo, sono previste anche una serie di attività collaterali. Carlo Vanoni ad esempio spiegherà Marcel Duchamp e Lucio Fontana, dando appuntamento al pubblico alle pensiline della fermata della 56 di via Padova. Matteo Bergamini insegnerà invece come si fa giornalismo d’arte; Gianni Romano proporrà una breve storia della figura del curatore che si basa sul suo ultimo libro “Become a curator” e Sara Rossi porterà gli abitanti del quartiere a fotografare la natura nascosta in città.
Negli anni in cui non non si svolgerà la biennale, si terrà il “Premio BienNoLo”, un concorso per artisti emergenti e affermati, selezionati da una giuria di esperti che verrà nominata nei prossimi mesi, volto alla produzione di un’opera ideata per il quartiere, con la finalità di mantenere saldi i rapporti tra i promotori e la comunità.