NAPOLI – Dopo le Terme di Diocleziano a Roma e la sede del Museo Nazionale di Matera, Nicola Verlato presenta il suo omaggio a Pier Paolo Pasolini alla Cappella Palatina del Maschio Angioino a Napoli.
La mostra, dal titolo Hostia. Pier Paolo Pasolini, prodotta e organizzata da Associazione MetaMorfosi, a cura di Vittorio Sgarbi e Lorenzo Canova, storico dell’arte e professore dell’Università del Molise, è stata ideata in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita dell’artista, nato a Bologna il 5 marzo 1922 e morto a Roma nel 1975.
Nicola Verlato in dialogo con Napoli
Il progetto espositivo è stato realizzato dal poliedrico artista veronese attraverso una serie di declinazioni artistiche: dipinti, sculture, disegni, modelli architettonici, musiche e video, ispirate dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini e in dialogo con Napoli e il suo territorio.
Verlato, in occasione dell’esposizione di Napoli, ha voluto infatti rammentare il legame che ha sempre unito Pasolini alla città partenopea.
Pasolini, oltre ad avervi girato il Decamerone, scrisse più volte a proposito di Napoli e dei Napoletani, sottolineandone “il carattere di assoluta unicità e di resilienza irriducibile all’omologazione modernista”.
Nella lettera all’immaginario Gennariello contenuta nella raccolta Lettere Luterane, Pasolini scrive: “I napoletani hanno deciso di estinguersi, restando fino all’ultimo napoletani, cioè irripetibili, irriducibili e incorruttibili”.
Il grande poeta è stato rappresentato da Verlato al cospetto della Ninfa Partenope, “incarnazione mitologica più antica e misteriosa delle origini della città”. Secondo l’artista, la figura della Sirena, bellissima e mostruosa, rappresenta il mistero di Napoli e di Pasolini, che si pone in ascolto di questo stesso mistero andando a farle visita in una grotta, come Edipo alla ricerca della Sfinge.
Il percorso espositivo
Lo spazio espositivo della mostra Hostia. Pier Paolo Pasolini si fonda su un’ipotesi, che è anche un desiderio: costruire un complesso monumentale a Ostia, nella periferia di Roma, luogo della morte di Pasolini.
Per questo motivo, è presente nel percorso espositivo anche un modello architettonico aperto con all’interno quella che sarebbe la disposizione ideale delle opere (presenti oggi in mostra), una volta costruito l’edificio.
L’esposizione ruota attorno a un grande dipinto, ispirato alle antiche pale d’altare, in cui il corpo di Pasolini attraversa a ritroso la propria vita. A questo dipinto principale si riconnettono tutte le altre opere, tra cui un fregio lungo oltre quindici metri, una scultura a dimensioni reali che ritrae in modo estremamente realistico Pasolini e alcune teste scolpite.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 27 agosto 2023.
HOSTIA. PIER PAOLO PASOLINI
Maschio Angioino
Cappella Palatina
Napoli
Dal 7 luglio al 27 agosto 2023